Il processo per l’omicidio di Giuseppe Matarazzo, 45enne di Frasso Telesino, è stato rinviato a gennaio prossimo. L’uomo fu ucciso a colpi di pistola il 19 luglio del 2019 davanti alla sua abitazione. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Omicidio di Giuseppe Matarazzo: processo rinviato a gennaio
Il giudice per l’udienza preliminare Loredana Camerlengo ha posticipato al 29 gennaio 2025 il processo a carico di Lucio Iorillo, 64 anni, di Frasso Telesino, a causa di un difetto di notifica. L’accusa sostiene che Iorillo abbia orchestrato l’omicidio dell’uomo che aveva abusato della sua figlia quindicenne, poi deceduta per suicidio. La vittima, Giuseppe Matarazzo, 45 anni, era anch’egli un pastore di Frasso Telesino. L’omicidio è avvenuto il 19 luglio 2018, quando Matarazzo fu colpito a morte da colpi di pistola davanti alla sua abitazione, situata alla periferia del paese. Poco prima, era stato rilasciato dopo aver scontato una pena di 11 anni e 6 mesi per abusi sessuali nei confronti della figlia di Iorillo. Per l’omicidio, i carabinieri e la Procura hanno identificato due imputati: Giuseppe Massaro, 59 anni, di Sant’Agata de’ Goti, e Generoso Nasta, 34 anni, di San Felice a Cancello. Entrambi sono stati condannati all’ergastolo in primo grado, ma sono stati assolti in appello e ora attendono il verdetto della Cassazione, previsto per febbraio. Durante l’udienza di ieri, erano presenti i legali di Iorillo, Raimondo Salvione e Renato Japelli, che hanno manifestato l’intenzione di richiedere il rito abbreviato. I familiari di Matarazzo, parte civile nel processo, sono rappresentati da Antonio Leone. Secondo l’accusa, Iorillo avrebbe tentato in diverse occasioni di ingaggiare un killer per eseguire l’omicidio, anche mentre Matarazzo era in detenzione. Inoltre, si sostiene che abbia versato 20mila euro agli esecutori materiali del delitto. Sempre secondo l’accusa, oltre ai due imputati già citati, un terzo soggetto, attualmente sconosciuto, sarebbe coinvolto nell’omicidio e avrebbe effettivamente sparato.