Cronaca

Bergamo, trovato cadavere mummificato nei campi: forse un uomo scomparso da Milano

Dovrebbe trattarsi di un uomo di nazionalità straniera che risultava scomparso da Milano da diversi mesi

A Verdello, in provincia di Bergamo, è stato trovato il cadavere mummificato e probabilmente il corpo appartiene ad uno straniero scomparso da Milano. Ad effettuare il macabro ritrovamento una residente, che in quel momento stava portando a spasso il proprio cane per i campi della zona di via II Giugno.

Bergamo, trovato un cadavere mummificato

Intorno alle ore 23:00 di venerdì 21 ottobre, una donna ha individuato un corpo in posizione prona nel terreno di un campo di mais tagliato di recente. L’allarme viene lanciato immediatamente e sul posto si precipitano le forze dell’ordine e alcuni mezzi del 118, che possono tuttavia constatare esclusivamente il decesso della vittima oltre che l’avanzatissimo stato di decomposizione del cadavere. La salma, peraltro, risultava in condizioni pessime anche per il fatto che era stata presumibilmente schiacciata in modo accidentale da una trebbiatrice.

Le prime ipotesi

Secondo le prime informazioni rilasciate dalle autorità, dovrebbe trattarsi di un uomo di mezza età di origini straniere, scomparso da Milano all’incirca due mesi fa. L’identificazione è stata effettuata dai carabinieri della compagnia di Treviglio, i primi a esaminare i documenti di identità rinvenuti addosso alla vittima. Sul cadavere mummificato verranno eseguiti a breve gli esami autoptici del caso, anche per comprendere le esatte cause del decesso. Per il momento gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi, anche per il fatto che il luogo del ritrovamento può in effetti far nascere più di qualche dubbio.

Il corpo dello straniero, in posizione prona e col capo girato da un lato, è stato infatti rinvenuto a un centinaio di metri circa dalla carreggiata di via II Giugno, una zona residenziale non di passaggio. Ciò fa supporre che l’uomo abbia raggiunto di sua spontanea volontà questa zona specifica o che vi sia stato condotto da qualcuno, quando ancora la piantagione di mais, con grande probabilità, era alta. Che si sia trattato di un decesso dovuto a malore o di omicidio, pare plausibile l’ipotesi che lo schiacciamento del corpo si sia verificata post mortem.

I commenti

“Il campo? Avranno tagliato il mais una quindicina di giorni fa”, raccontano a Il Corriere due residenti, uno dei quali peraltro vive nelle immediate vicinanze del campo. “Quando ieri sera ho visto i fari dei vigili del fuoco ho capito che era successo qualcosa di grave”, aggiunge quest’ultimo, “viste le pattuglie dei carabinieri avevo pensato che cercassero qualcuno per qualche furto, qualche tempo fa era successo al distributore. Invece…”.

“Vengo qui con il cane non dico tutti i giorni ma quasi”, commenta un altro residente che ancora non era a conoscenza del macabro ritrovamento. “Ero in casa da tre giorni per un po’ di raffreddore”.

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