Cronaca

Berlusconi: “Eroe è chi blocca un treno per Auschwitz, non un porto per il Green pass”

"Il Green pass e l'obbligo vaccinale per alcune categorie, sono strumenti di tutela della vita e della libertà"

Silvio Berlusconi non le manda a dire ai No Green pass e si schiera dalla parte del certificato verde e del vaccino: “il Green pass e l’obbligo vaccinale per alcune categorie, sono strumenti di tutela della vita e della libertà” ha detto il leader di Forza Italia in un’intervista al quotidiano Libero. “Hanno una strana idea di libertà coloro che pensano di avere il diritto di contagiare gli altri. Per fortuna sono molto pochi, anche se rumorosi” ha aggiunto l’ex premier.

No Green pass, l’affondo di Silvio Berlusconi: “per fortuna sono pochi”

Rispetto le opinioni di tutti, ma devo attenermi a quello che la scienza ritiene necessario per tutelare la salute e il diritto all’integrità fisica delle persone che lavorano con me in azienda. Il Green pass, che altro non è che un certificato sanitario, serve proprio a questo, nei luoghi di lavoro“. “Il diritto alla ribellione esiste di fronte alle dittature, di fronte a crimini efferati, non certo nel nostro sistema che ha tanti difetti ma è certamente una libera democrazia – afferma Berlusconi -. Un ferroviere che avesse bloccato un treno piombato per Auschwitz sarebbe stato un eroe, un portuale che bloccasse l’attività di uno scalo per non esibire il Green pass è solo un irresponsabile da sanzionare“.

“Fomentare divisione è davvero irresponsabile”

Secondo Berlusconi, “purtroppo la storia del nostro Paese ha conosciuto tanti ‘cattivi maestri’ che facendosi scudo del loro prestigio intellettuale e invocando la libertà di pensiero, di ricerca, di stampa hanno diffuso idee che altri hanno tradotto in pratica con conseguenze criminali. Naturalmente la libertà di espressione è un principio assoluto che va tutelato sempre, ma fomentare la divisione del Paese su un tema che dovrebbe vedere gli italiani uniti è davvero irresponsabile“.

I gruppuscoli di scalmanati che hanno scatenato incidenti hanno solo portato alle estreme conseguenze logiche le parole irresponsabili di chi ha parlato di ‘dittatura’ o ha azzardato blasfemi paragoni con la Shoah“.

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