Cronaca

Torture in carcere a Biella: ai domiciliari un commissario, 27 agenti rischiano la sospensione

Indagine nel carcere di Biella, la Procura indaga su presunti comportamenti illeciti, in particolar modo torture, nei confronti di almeno tre detenuti. Un commissario della polizia penitenziaria è agli arresti domiciliari e altri ventisette agenti della casa circondariale rischiano la sospensione.

Biella, torture in carcere: scattano gli arresti

Una nuova inchiesta si abbatte sul carcere di Biella. Stavolta la Procura indaga per il reato di torture. Ventisette agenti sono a rischio sospensione, mentre un commissario è già agli arresti domiciliari.

I primi interrogatori sono in programma nei prossimi giorni, poi arriverà la sentenza definitiva che spetta al Gip. Il personale del penitenziario era stato già decimato da altre inchieste: sull’uso illecito di tamponi destinati ai detenuti e sul presunto traffico di droga all’interno delle mura carcerarie.

I detenuti torturati in carcere

Secondo le prime ricostruzioni dei fatti, tre detenuti sarebbero stati legati, gettati in cella e poi picchiati. Le indagini si concentrano su episodi risalenti all’estate scorsa. Le videocamere hanno ripreso l’arrivo in carcere, in evidente stato di agitazione, di un cittadino georgiano accusato di furto. L’uomo sarebbe stato messo a terra nel corridoio con gambe e braccia legate da corde. Il commissario che dirigeva l’operazione avrebbe zittito chi aveva provato a intervenire.

L’inchiesta sulle torture nel carcere di Biella

La segnalazione dei comportamenti illeciti alla Procura sarebbe arrivata dal Dap. L’attuale comandante della penitenziaria, Domenico La Gala, avrebbe aiutato i carabinieri a completare l’indagine. Sono stati visionati i filmati delle telecamere di sorveglianza e nell’inchiesta sono finiti sia gli agenti che hanno partecipato ai presunti pestaggi, sia quelli che non hanno fatto nulla per impedirli. Secondo gli inquirenti ci sarebbero altre due vittime accertate delle torture: due marocchini che avrebbero raccontato di essere stati percossi e di aver ricevuto dagli agenti anche l’offerta di droga, in cambio della fede nuziale.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio