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Nasce la birra al gusto “vagina”: ecco come si produce

L’idea di produrre la birra al gusto vagina, balenò nelle menti di due produttori polacchi nel 2016. Il suo nome è “The order of Yoni” ovvero “L’ordine della vagina”.

La birra alla vagina

La birra, molto probabilmente, è l’alcolico più bevuto al mondo, si conta che nel 2016 la quantità di birra venduta/bevuta è di circa 180 miliardi di litri. Una recente stima di vendita, solo in Italia, conta circa 55milioni di litri, un record secondo le statistiche degli anni passati.

In realtà l’idea di produrre questa birra balenò nelle menti di due produttori polacchi nel 2016. il suo nome è “The order of Yoni” ovvero “L’ordine della vagina”, un nome piuttosto imperativo, se vogliamo anche un pò fetish.
Una delle menti, Wojciech Mann, ha così spiegato come ha avuto questa bizzarra idea: “Circa 7 anni fa ero seduto a bere birra belga, mi chiedevo perché avesse un sapore così acido. Dopo qualche ricerca ho scoperto che quel gusto era dato dai batteri lattici, gli stessi presenti nella vagina umana. Da li è partita l’idea

Come viene prodotta la birra alla vagina?

Sostanzialmente la birra viene prodotta attraverso la coltura di batteri vaginali. Vengono prelevati con un tampone sterile ginecologico e portati in laboratorio. Dall’azienda fanno sapere che questo tipo di prodotto, non ha il sapore e/o odore di vagina, ma piuttosto cattura l’essenza della “donna ideale”.

La modella che si è prestata è una giovane donna della Rep. Ceca, ma si stanno vagliando altre modelle per cercare di realizzarne più varianti possibili.
Sul sito ufficiale viene venduta in bottiglie da 500 ml, a 7 dollari. Insomma, questa birra è come un bell’incontro con la propria donna dei sogni… un’esperienza che richiede coraggio.

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