Economia

Bolli non pagati? Ecco la sanatoria e come accedere

Bolli auto non pagati? C’è una soluzione. Il 2019 è iniziato bene per chi ha multe e tasse automobilistiche non pagate in passato.

Il decreto fiscale 2019, diventato legge n. 136 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 18 dicembre 2018, contiene infatti una parte che riguarda proprio la chiusura dei contenziosi con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, la tanto temuta ex Equitalia.

Il decreto prevede infatti lo stralcio delle mini-cartelle riguardanti appunto bolli auto e imposte locali non pagate fino ad un ammontare di 1000 euro e solo se la riscossione è stata richiesta dall’anno 2000 al 2010.

 

 

Sanatoria dal 2000 al 2010

Questo provvedimento fa parte della “pace fiscale”, lo stralcio delle cartelle non viene comunicato da nessun ente e la verifica dell’annullamento deve essere eseguita dal diretto interessato. Per verificare l’effettiva cancellazione occorre andare sul sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it e accedere o tramite le credenziali rilasciate dall’agenzia delle Entrate o tramite il pin rilasciato dall’Inps. Si può accedere anche con lo Spid, il servizio pubblico di identità nazionale, e infine con la carta nazionale dei servizi.

 

 

Verifica della cancellazione: l’interessato deve controllare

E’ importante verificare perché non tutte le sanzioni sono state cancellate, infatti accise, Iva all’importazione e sanzioni per provvedimenti penali restano valide. Quindi chi non avesse pagato dei bolli passati, con ammontare del debito comunque inferiore a 1000 euro, non dovrà saldare nulla se la sua pratica risulta stralciata, per chi invece ha pagato quanto dovuto prima dell’entrata in vigore del decreto fiscale non sarà rimborsato, in quanto specificato che queste somme sono definitivamente acquisite da parte dell’Agenzia delle Entrate. Per chi avesse pagato dopo l’entrata in vigore del Decreto sono previsti, in alcuni casi, i rimborsi degli importi versati.

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