Cronaca

Bologna, insulti razzisti a un giovane calciatore: “Negro di m…” | Scoppia in lacrime

Bologna, insulti razzisti a un giovane calciatore: “Negro di m***a”, lui scoppia in lacrime e i compagni lasciano il campo

Bologna, insulti razzisti a un giovane calciatore: “Negro di m***a”, lui scoppia in lacrime e i compagni lasciano il campo. Questo quanto successo durante una partita di terza categoria nel Bolognese tra Ac Saragozza e il Real Basca.

 

Bologna, insulti razzisti a un giovane calciatore: “Negro di m…”

Due giocatori avversari si sono scontrati duramente in mezzo al campo, ma il direttore di gara ha deciso di lasciar correre. A quel punto uno di loro ha offeso l’altro, scatenando un parapiglia in campo. Dalle tribune sono piovuti insulti razzisti contro il 21enne guineiano che è scoppiato in lacrime.

L’episodio

Due giocatori avversari si sono scontrati duramente in mezzo al campo, ma il direttore di gara ha deciso di lasciar correre. A quel punto uno di loro, un 30enne residente in Italia da molto tempo ma originario del Marocco, si è avvicinato al giocatore dell’altra squadra sussurrandogli all’orecchio l’insulto razzista. L’arbitro non si è accorto di niente, ma è immediatamente scoppiata una mini rissa in campo che ha generato nuovi insulti dalle tribune, pronunciati dal fratello del 30enne.

Non è la prima volta

“Il ragazzo ha spalle larghe, è in Italia da sempre e ci ha detto che purtroppo non è la prima volta che gli capita, e ha risposto per le rime – racconta il presidente del Saragozza, Lorenzo Castagnetti – Si è scatenato un parapiglia in campo, dagli spalti è intervenuto a rincarare la dose con simili frasi il fratello del giocatore colpevole dell’insulto, che poi è stato rivolto anche a un altro nostro calciatore”.

Un altro giocatore finito nel mirino

Nella confusione è finito infatti anche un altro compagno di squadra del giocatore offeso, un ragazzo guineano classe 2001 arrivato a Lampedusa cinque anni fa a bordo di uno dei tanti barconi della speranza. Anche a lui, nel parapiglia, sono stati rivolti insulti razzisti dalla tribuna: “Sentendo quelle parole è scoppiato a piangere, alle spalle ha una storia personale molto triste e ne è rimasto ferito profondamente – continua Castagnetti – Ma gli ha fatto piacere che anche se è l’ultimo arrivato nella squadra tutti ci siamo stretti attorno a lui e abbiamo immediatamente deciso, senza nemmeno doverci confrontare tra dirigenti, staff e giocatori, di uscire dal campo”.

La storia del giocatore offeso

Il giovane è sbarcato sull’isola siciliana 5 anni fa. Poi è stato preso in tutela da una famiglia bolognese, dopo anni passati nei campi d’accoglienza in Puglia, fino alla maggiore età, quando ha trovato lavoro con regolare permesso di soggiorno. Il presidente del Saragozza sottolinea però che si è trattato del gesto di un singolo, mentre il resto della squadra avversaria è stato solidale coi ragazzi insultati.

La decisione sulla gara

L’arbitro, però, ha fatto sapere di non aver udito alcun insulto. Così, senza annotazioni sul referto arbitrale, potrebbe decidere per la sconfitta a tavolino per la squadra che s’è ritirata, come successo pochi giorni fa dopo un incontro di Seconda Categoria nel Padovano.

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