Cronaca

Bologna, professore si spoglia e chiede a suoi alunni di picchiarlo

Shock in una scuola di Bologna, un professore si spoglia davanti ai suoi alunni 13enni e chiede a loro di picchiarlo. L’uomo è indagato per violenza sessuale su minori, ad incastrarlo un video girato da una ragazzina in cui si vede il docente completamente nudo che chiede agli scolari di prenderlo a calci.

Professore sadomaso a scuola: si spoglia e chiede a dei 13enne di picchiarlo

Il professore di una scuola media della provincia di Bologna è indagato per violenza sessuale su minori: in un video girato con il cellulare da un’alunna tredicenne si vede il docente completamente nudo che chiede agli scolari di prenderlo a calci

L’uomo si è spogliato completamente in classe davanti ai suoi allievi, ragazzine e ragazzini di 13 anni. Ha chiesto loro di prenderlo a calci, a più riprese. Il docente è attualmente indagato per violenza sessuale su minorenni.

La denuncia di una madre

Stando a quanto riportato dal quotidiano Il Resto del Carlino, tutto è partito nei giorni scorsi dalla denuncia della madre di una delle alunne del docente: nella memoria dello smartphone della figlia, la donna avrebbe infatti notato un video particolare e decisamente fuori contesto.

Il video inchioda l’insegnante che nel filmato è completamente nudo, attorniato da un gruppo di scolari, e chiede loro di colpirlo con forza. Subito dopo la scoperta la donna, ancora sotto shock, ha consegnato il telefonino alle forze dell’ordine.

Le indagini, coordinate dalla procura di Bologna, sono ancora in corso, ma starebbero procedendo a velocità sostenuta, nelle scorse ore è stata sentita l’adolescente che ha girato il video. Alla giovanissima è stato chiesto di descrivere in primis le modalità con cui si sarebbe svolto quell’incontro. Secondo le prime ricostruzioni il docente sfruttava alcuni suoi studenti prediletti, un piccolo gruppo composto da teenager di entrambi i sessi.

Le indagini della procura di Bologna

Non mancano, tuttavia, degli aspetti ancora da chiarire: al momento non è infatti chiaro se quanto registrato dalla giovane con il telefono sia avvenuto solo una volta o se si trattasse invece di riunioni frequenti o addirittura regolari tra l’uomo e i ragazzini. Necessario scoprire anche se gli incontri avvenivano solo a scuola o anche all’esterno.

Gli investigatori lo stanno analizzando per risalire ad eventuali contatti o messaggi precedenti da parte del docente. Dovrebbero quindi esserci novità, a stretto giro di posta. Nel caso in cui l’accusa di violenza sessuale dovesse trovare i riscontri necessari, l’uomo rischierebbe fino a sei anni di reclusione.

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