Economia

Bonus 1000 euro, prorogato al 18 dicembre il termine per la domanda

Il bonus da mille euro è un’indennità una tantum che può essere richiesta da imprenditori e lavoratori

Bonus 1000 euro, domande fino al 18 dicembre: ecco chi può richiederlo e i requisiti. Bonus 1000 euro, prorogato al 18 dicembre il termine per la domanda. Il bonus da 1000euro è un’indennità una tantum che può essere richiesta da imprenditori e lavoratori: ecco le categorie che possono richiederlo, e i criteri per la presentazione della domanda.

Bonus 1000 euro, domande fino al 18 dicembre: ecco chi può richiederlo e i requisiti

Le domande per il bonus di 1.000 euro, prevista dal decreto Ristori per alcune categorie di lavoratori subordinati e autonomi, le cui attività lavorative sono state colpite dall’emergenza epidemiologica, possono essere inviate entro il prossimo 18 dicembre. Lo rende noto l’INPS, con la circolare n. 137 del 26 novembre 2020.

Lavoratori che hanno ottenuto il bonus in base al decreto Agosto

La nuova erogazione una tantum del Decreto Ristori è riconosciuta, in primis, alle seguenti categorie di lavoratori che hanno già beneficiato della stessa indennità in base al decreto Agosto:

  • stagionali e lavoratori in somministrazione dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
  • stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali;
  • intermittenti;
  • autonomi occasionali;
  • incaricati alle vendite a domicilio;
  • lavoratori dello spettacolo;
  • lavoratori a tempo determinato dei settori del turismo e degli stabilimenti termali.

Lavoratori stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali

Per i lavoratori stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, che non hanno già fruito dell’indennità onnicomprensiva di cui all’articolo 9 del decreto-legge n. 104 del 2020, il decreto Ristori prevede il riconoscimento di una indennità onnicomprensiva di importo pari a 1.000 euro in presenza dei seguenti requisiti:

  • aver cessato involontariamente – con la predetta qualifica – un rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data del 29 ottobre 2020 (di entrata in vigore del Decreto Ristori), con un datore di lavoro rientrante nei settori produttivi del turismo e degli stabilimenti termali;
  • aver svolto la prestazione lavorativa – con la qualifica di stagionali e con un datore di lavoro rientrante nei predetti settori – per almeno trenta giornate nell’arco temporale dal 1° gennaio 2019 al 29 ottobre 2020;
  • non essere, alla data del 29 ottobre 2020, titolari di trattamento pensionistico diretto, né di rapporto di lavoro dipendente, né di indennità di disoccupazione NASpI.
    Per i lavoratori in somministrazione, impiegati presso imprese utilizzatrici operanti nel settore del turismo e degli stabilimenti termali la nuova indennità spetta alle seguenti condizioni:
  • abbiano cessato involontariamente – nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data del 29 ottobre 2020, un rapporto di lavoro in somministrazione presso imprese utilizzatrici operanti nei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
  • abbiano prestato attività lavorativa per almeno trenta giornate nel medesimo periodo sopra indicato;
  • non siano – alla data del 29 ottobre 2020 – titolari di trattamento pensionistico diretto, né di rapporto di lavoro dipendente, né di indennità di disoccupazione NASpI.

Le precisazioni dell’Inps

Per entrambe le categorie di lavoratori, l’INPS precisa che è ammesso l’accesso all’indennità di 1000 euro anche a favore dei lavoratori che hanno instaurato e comunque cessato alla data del 29 ottobre 2020 un altro rapporto di lavoro subordinato successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro con qualifica di stagionale o in somministrazione.

Come presentare la domanda

La domanda va presentata all’INPS, esclusivamente in via telematica, sul sito istituzionale dell’INPS con le seguenti credenziali:

  • PIN INPS (l’INPS non rilascia più nuovi PIN dal 1° ottobre 2020);
  • SPID di livello 2 o superiore;
  • Carta di identità elettronica 3.0 (CIE);
  • Carta nazionale dei servizi (CNS), avvalendosi anche degli Enti di Patronato o tramite il servizio di Contact Center integrato.

Appena sarà operativo, l’INPS darà apposita comunicazione dell’avvenuto rilascio del servizio online.


LA CIRCOLARE DELL’INPS


 

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio