Economia

Bonus tv 2022: requisiti, come fare domanda e importo

Nel 2022 sono attive due tipologie di Bonus TV, il bonus rottamazione TV e il bonus TV decoder. Ma come funzionano?

Nel 2022 sono attive due tipologie di Bonus TV, il bonus rottamazione TV e il bonus TV decoder. Ma come funzionano? In questo articolo vi spiegheremo come fare domanda, quali sono i requisiti per richiederli e l’importo. Tutto quello che c’è da sapere.

Bonus tv 2022: come fare domanda e requisiti

Il primo non prevede vincoli di ISEE mentre il secondo prevede un vincolo ISEE di 20mila euro. Entrambi sono validi fino al 31 dicembre 2022. La Legge di Bilancio 2022 poi, ha previsto anche la distribuzione di decoder gratis per pensionati dai 70 anni in su, con redditi bassi.

In questa guida dettagliata vi spieghiamo in modo chiaro come funzionano il bonus TV rottamazione e il bonus TV decoder, quali sono i requisiti per ottenere il beneficio e la procedura per acquirenti e rivenditori.

Bonus tv 2022

Per l’acquisto di apparecchi televisivi compatibili con le nuove tecnologie, il Ministro dello Sviluppo Economico ha previsto due differenti bonus e una misura destinata ai pensionati dai 70 anni in poi:

Bonus rottamazione tv

Il bonus rottamazione TV consiste in uno sconto del 20% del prezzo di acquisto di un nuovo televisore, fino ad un massimo di 100 euro, e si ottiene consegnano al negoziante o ad un’isola ecologica la vecchia televisione obsoleta. Lo possono richiedere tutti i cittadini senza alcun limite di ISEE, basta avere un televisore da rottamare che sia stato acquistato prima del 22 dicembre 2018. E’ previsto dalla Legge di Bilancio 2021 e reso operativo con il decreto attuativo firmato da Giancarlo Giorgetti lo scorso 5 luglio 2021. È stato confermato nella Legge di Bilancio 2022.

Bonus tv decoder

Il bonus TV decoder consiste in un contributo di 30,00 Euro per comprare un nuovo TV e decoder adatti alla ricezione di programmi televisivi con i nuovi standard di trasmissione (DVBT-2/HEVC) o di decoder con ricezione satellitare. Spetta alle famiglie con Isee inferiore ai 20.000 euro. E’ stato istituito con la Legge di Bilancio 2018 e rinnovato nella Legge di Bilancio 2022. Solo i pensionati dai 70 anni in su, con un reddito non superiore a 20.000 euro, riceveranno il decoder gratuito direttamente a casa propria, quindi non dovranno presentare domanda. Questo è quanto stabilito dal Decreto direttoriale del MISE del 2 marzo 2022.

Vediamo come funzionano e le differenze tra i due bonus TV con le modalità per presentare richiesta.

Come funzionano i due bonus

Entrambi i bonus sono validi fino al 31 dicembre 2022 e sono riconosciuti come uno sconto praticato dal venditore dell’apparecchio sul prezzo di vendita comprensivo di IVA (l’IVA è calcolata sempre al 4% per chi ha i requisiti previsti dalla Legge 5 febbraio 1992, n.104). I bonus sono validi anche nei negozi online, purché il rivenditore sia registrato al sito dell’Agenzia delle Entrate che disciplina entrambe le agevolazioni. I bonus possono essere revocati in caso di dichiarazioni mendaci o di restituzione dell’apparecchio acquistato, senza conseguenze per il rivenditore.

Requisiti bonus rottamazione tv

A chi spetta il bonus tv rottamazione? I requisiti per ottenerlo sono:

  • voler rottamare una TV comprata prima del 22 dicembre 2018;
  • essere residenti in Italia;
  • essere in regola col pagamento del canone RAI oppure essere over 75 e dunque essere esonerati dal pagamento del canone, ai sensi dell’art. 1, comma 132, della Legge 24 dicembre 2007, n. 244.

Il nuovo bonus rottamazione TV non ha limiti ISEE. Infatti, chi vuole rimpiazzare il vecchio televisore e comprarne uno nuovo può usufruire di un bonus pari al 20% di sconto sul nuovo acquisto fino a un massimo di 100 euro, comprensivo di IVA. Il bonus è disciplinato dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, 5 luglio 2021, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 7 agosto 2021, n.188. Il Decreto è entrato in vigore il 23 agosto 2021 ed è gestito dall’Agenzia delle Entrate.

Come richiedere il bonus rottamazione tv

La richiesta dell’agevolazione deve essere effettuata direttamente in fase di acquisto del nuovo televisore, consegnando al rivenditore quello vecchio. Il rivenditore dovrà occuparsi dello smaltimento dell’apparecchio o accertare l’avvenuto smaltimento tramite un’autodichiarazione dell’acquirente che va fatta con un modulo. Il rivenditore in cambio otterrà un credito d’imposta pari allo sconto riconosciuto al cliente che ha acquistato la nuova TV.

La rottamazione di una vecchia TV, condizione necessaria per ottenere il bonus, può essere effettuata:

  • direttamente presso i rivenditori aderenti alla iniziativa presso cui si acquista la nuova televisione, consegnando al momento dell’acquisto la TV obsoleta. In tal caso sarà poi il rivenditore a occuparsi del corretto smaltimento dell’apparecchio fruendo di un credito fiscale pari allo sconto applicato all’acquirente;
  • si può consegnare la vecchia TV in un’isola ecologica autorizzata (iscritta all’Albo Nazionale Gestori Ambientali), prima di recarsi ad acquistare la nuova. In questo caso, l’addetto del centro di raccolta RAEE deve convalidare il modulo, che certifica l’avvenuta consegna dell’apparecchio. Con il modulo firmato l’utente potrà recarsi nei punti vendita aderenti e fruire dello sconto sul prezzo di acquisto.

Il modulo bonus rottamazione TV va consegnato insieme al codice fiscale dell’acquirente (ai fini dell’applicazione dello sconto sul prezzo finale di vendita che deve esser comprensivo dell’imposta sul valore aggiunto) e a una copia del documento d’identità.

Il richiedente auto certificherà anche di essere in regola con i pagamenti del canone RAI e l’Agenzia delle Entrate che farà successivamente gli opportuni controlli.

Le persone fisiche che, al 31 dicembre 2020, risultino di età pari o superiore a 75 anni, residenti in Italia e dunque esenti dal pagamento del canone RAI, invece, fruiscono del contributo mediante un’autocertificazione dell’esenzione accertata, a cui va allegata copia di un documento di identità in corso di validità e del codice fiscale dell’acquirente. Il rivenditore, dal canto suo, è chiamato a conservare tutta la documentazione e la ricevuta del pagamento. Il bonus è valido fino al 31 dicembre 2022.

A quali rivenditori rivolgersi? In Italia ormai quasi tutti i rivenditori sono registrati e quindi abilitati ad applicare il bonus. Ad esempio catene di negozi di elettronica come Mediaword, Euronics, Expert.

I requisiti

Il bonus TV – decoder, tuttora in vigore e valido fino al 31 dicembre 2022, ha un valore di 30 euro a partire dal nuovo Decreto pubblicato in G.U. n.188 del 7 agosto 2021 ed è un’agevolazione per l’acquisto di decoder o TV idonei a ricevere i programmi televisivi secondo i nuovi standard trasmissivi DVBT2/HEVC. Possono fare domanda:

  • i residenti in Italia;
  • i nuclei familiari con ISEE, risultante da una dichiarazione sostitutiva unica in corso di validità, non superiore a 20.000 euro.

Il bonus è valido solo per coloro che acquistano apparecchi televisivi compatibili con un nuovo standard di trasmissione ed è riconosciuto una sola volta per ogni nucleo familiare. Invece, i  pensionati di età anagrafica dai 70 anni in poi dal 1° gennaio 2022 con reddito non superiore ai 20.000 euro, riceveranno in automatico da Poste Italiane il decoder gratis a casa propria secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2022.

Come richiedere il bonus tv e decoder

Così come disciplinato dal Decreto Ministeriale 18 ottobre 2019, per avere accesso all’agevolazione, gli interessati devono presentare al rivenditore una richiesta per acquistare una televisione o un decoder beneficiando di questo bonus. La domanda va compilata con un modello predisposto dal Ministero dello Sviluppo Economico e poi bisogna recarsi nel negozio autorizzato. Il venditore deve infatti, essere registrato sul servizio telematico dell’Agenzia delle Entrate. Acquisita la documentazione, deve fornire sul portale una serie di informazioni tra cui:

  • codice fiscale ed estremi del documento d’identità dell’acquirente;
  • dati identificativi dell’apparecchio;
  • prezzo finale di vendita.

L’Agenzia delle Entrate attraverso il servizio telematico, accertata la disponibilità delle risorse economiche, rilascia l’attestazione per lo sconto richiesto. Quindi il venditore lo recupera come credito d’imposta utilizzabile in compensazione con modello F24 da presentare attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.

Decoder per pensionati a domicilio

Gli anziani non devono presentare la richiesta per avere il decoder perchè lo ricevono direttamente a domicilio. Infatti dal 3 marzo 2022 è iniziata la procedura per distribuire decoder gratis ai pensionati dai 70 anni in su, con un reddito non superiore a 20.000 euro. I destinatari ricevono il decoder gratuito direttamente a casa propria. Si tratta di un apparecchio del valore massimo di 30 euro, idoneo alla ricezione di programmi televisivi con i nuovi standard trasmissivi (DVBT-2/HEVC). Non serve presentare domanda in quanto da uno scambio di dati tra INPS, Ministero dello Sviluppo Economico e Agenzia delle Entrate, viene stilata la lista di coloro che hanno diritto a riceverlo. A disciplinare questo aiuto per i pensionati, è il Decreto direttoriale del MISE del 2 marzo 2022.

I due bonus tv

I due bonus TV sono tra loro cumulabili fino a un massimo di 130 euro. Quindi è possibile richiedere lo sconto per l’acquisto di una nuova TV pari al 20% fino a un massimo di 100 euro per chi rottama la vecchia televisione e anche un extra sconto di 30 euro per le famiglie con reddito inferiore a 20.000 euro. Chi ha diritto a entrambi può usarli anche per comprare due apparecchi differenti. Però, il Mise ha ridotto il vecchio bonus TV 2020 (a partire dall’entrata in vigore del Decreto 5 luglio, pubblicato sulla G.U. n.188 del 7 agosto 2021) da 50 a 30 euro o al minor valore pari al prezzo di vendita se inferiore a tale cifra. Ciò vale sia che l’acquisto riguardi un decoder che una televisione.

Come verificare se la propria televisione è compatibile

Se la TV è stata acquistata a partire dal 22 dicembre 2018, sicuramente sarà compatibile con il nuovo digitale terrestre DVB-T2 poiché da quella data i negozianti sono obbligati a vendere apparati che supportano il nuovo standard DVB-T2 e la relativa codifica HEVC Main10. Chi non si ricorda quando ha acquistato la TV e ha il dubbio sulla compatibilità con il digitale terrestre di seconda generazione (DVB-T2) può effettuare facilmente una verifica.

Prova a visualizzare i canali di test 100 e 200. Se vedi Raiuno sul canale 1 allora verifica che sul canale 100 appaia la scritta “Test HEVC Main10”. Analogamente se vedi Canale 5 sul canale 5, verifica che sul canale 200 appaia la medesima scritta. Se visualizzi tale scritta, l’apparato è compatibile con il nuovo standard di trasmissione (DVB-T2) e con il nuovo sistema di codifica (HEVC Main10). Inoltre puoi se verificare se il tuo apparecchio tv è pronto al passaggio alla nuova tv digitale controllando se nel manuale e/o nella scheda tecnica del TV è presente l’indicazione DVB-T2 HEVC Main10.

Perché è stato introdotto il bonus tv

Dal 15 ottobre 2021 in Italia è cambiato lo standard di trasmissione del segnale televisivo. Lo switch off sta avvenendo in modo graduale. Dall’attuale digitale terrestre si passa allo standard DVB T2, ai sensi della Legge 27 dicembre 2017, n. 205 e successive modifiche. Dunque, tutte le TV comprate prima del 22 dicembre 2018 non sono più compatibili e bisogna sostituirle o aggiornarle con un decoder. Con l’obiettivo di andare incontro alle fasce più deboli e in linea generale, a tutti coloro che devono adeguarsi alla nuova tecnologia, è stata introdotta la nuova agevolazione.

Quando bisogna cambiare la vecchia tv

La data dello switch-off conclusivo del vecchio sistema di trasmissione è il 30 giugno 2022, ma la procedura di passaggio è iniziata il 20 giugno 2021. La ricezione dei programmi televisivi sarà possibile solo utilizzando apparecchi televisivi e decoder di nuova generazione, ovvero quelli che hanno la sigla DVB T2 – HEVC. Non è necessario cambiare antenna, ma è obbligatorio che la propria televisione o il decoder siano compatibili con la nuova tecnologia, in modo tale da garantire il sistema HVCP MAIN 10, ovvero il segnale con la tecnologia H.265.

Le date dello switch off

Intanto, con una nota ufficiale, il MISE ha fatto sapere che dall’8 marzo tutti i canali televisivi delle emittenti nazionali saranno visibili in alta qualità e i cittadini dovranno risintonizzare la propria Tv o il decoder per continuare a guardare i programmi preferiti.

Fino al 31 dicembre 2022 le emittenti televisive nazionali, i cui canali sono posizionati sul telecomando tra i numeri 1 e 9 nonché dal numero 20, potranno, comunque, continuare a trasmettere simultaneamente con entrambe le codifiche.

Per le emittenti televisive locali il cambio di codifica continuerà ad avvenire invece per aree geografiche, in contemporanea con le tappe del processo di refarming, già avvenuto in Sardegna, Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige, ed attualmente in fase di conclusione in Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. Le altre regioni del Centro e del Sud Italia saranno, successivamente, interessate al passaggio di codifica sulla base del calendario di riorganizzazione delle frequenze stabilito dal Ministero. Tale calendario era stato aggiornato con il Decreto MISE del 30 luglio 2021, così schematizzato:

  • dal 15 novembre 2021 al 18 dicembre 2021 il passaggio è avvenuto nell’Area 1A – Sardegna;

  • dal 3 gennaio 2022 al 15 marzo 2022, è in corso il passaggio nell’ Area 2 – Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia tranne la provincia di Mantova, provincia di Piacenza, provincia di Trento, provincia di Bolzano. Passaggio in corso anche nell’Area 3 – Veneto, provincia di Mantova, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna tranne la provincia di Piacenza;
  • dal 1° marzo 2022 al 15 maggio 2022: Area 4 – Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata; Abruzzo, Molise, Marche;
  • dal 1° maggio 2022 al 30 giugno 2022: Area 1B – Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania.

Inoltre la completa introduzione dello standard tecnologico di trasmissione televisiva del digitale terreste Dvbt-2 avverrà a partire dal 1 gennaio 2023.

Gli apparecchi da sostituire in Italia sono circa 35 milioni. Si consiglia alle famiglie interessate di non aspettare a lungo e di procedere quanto prima al cambio TV.

Bonus rottamazione per i rivenditori

Per applicare lo sconto previsto con il Bonus rottamazione TV e ottenere il successivo credito d’imposta il venditore deve essersi registrato presso il sito dell’Agenzia delle Entrate in questa sezione. Possono registrarsi tutti i rivenditori in possesso di partita IVA, senza ulteriori qualifiche. La registrazione dei venditori operanti in Paesi dell’Unione europea diversi dall’Italia (principalmente per la vendita online) avviene mediante un’apposita procedura gestita dal Ministero dello sviluppo economico in questa pagina. In questa sezione invece, possono registrarsi i produttori di apparecchi televisivi e decoder.

L’elenco dei rivenditori è disponibile su questa pagina sul sito istituzionale del Ministero dello sviluppo economico ed è in costante aggiornamento. Il Mise ha anche messo a disposizione un elenco in cui mostra quali sono le TV o i decoder compatibili che è possibile comprare.

Come ottenere il credito d’imposta

Una volta ricevuta la conferma di iscrizione, per ottenere il credito d’imposta i rivenditori devono avvalersi del servizio telematico messo a disposizione dall’Agenzia delle entrate, disponibile nell’area riservata del sito web. In fase d’acquisto il venditore trasmette alla Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali del Ministero dello sviluppo economico una comunicazione telematica contenente, a pena di inammissibilità:

  • il codice fiscale del venditore;
  • il codice fiscale e gli estremi del documento di identità dell’utente finale;
  • i dati identificativi dell’apparecchio, per consentirne la verifica di idoneità;
  • il prezzo finale di vendita, comprensivo dell’imposta sul valore aggiunto.

Per ogni comunicazione ricevuta, l’Agenzia delle Entrate effettua le dovute verifiche e successivamente comunica al venditore, mediante il rilascio di un’apposita attestazione digitale, la disponibilità dello sconto richiesto oppure l’impossibilità di applicarlo. In caso di mancata vendita dopo la conferma dell’ammissibilità dello sconto, il venditore può annullare la procedura senza conseguenze.

Il venditore recupererà poi lo sconto praticato all’utente finale mediante un credito d’imposta, da indicare nella dichiarazione dei redditi, utilizzabile soltanto in compensazione ai sensi
dell’art. 17 del Decreto Legislativo 9 luglio 1997, n. 241, a decorrere dal secondo giorno lavorativo successivo alla ricezione dell’attestazione. La compensazione può essere fatta solo in misura non superiore all’ammontare complessivo degli sconti effettuati. Il versamento va fatto esclusivamente con modello F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate. Nel caso in cui l’apparecchio venga restituito dall’utente finale, il venditore è tenuto alla restituzione, tramite modello F24 telematico, del credito d’imposta.

Supporto per richiesta di informazioni

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha messo a disposizione un call center di supporto che è possibile contattare chiamando il numero 06 87 800 262, dal lunedì al sabato dalle 9:00 alle 20:00. Il costo della chiamata da rete mobile varia a seconda del piano tariffario applicato dal proprio operatore. In alternativa per richieste di informazioni o problemi è possibile compilare il il form online presente in questa pagina. E’ disponibile inoltre una sezione FAQ con le risposte alle domande più frequenti di cittadini e rivenditori.

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