Inchiesta

Camorra in Campania: la storia del clan La Torre di Caserta

Quali sono i clan della Camorra attivi in Campania? Ecco la storia del clan La Torre, operante nel Casertano, area di domino del clan dei Casalesi.

Camorra: la storia del clan La Torre

Il clan La Torre è un sodalizio criminale di stampo camorristico, è attivo nella provincia di Caserta ove gravitava nell’area dominata dal clan dei Casalesi. Il clan è stato guidato a lungo da Augusto La Torre, nato a Mondragone il 1º dicembre 1962, che aveva iniziato una precoce carriera criminale in qualità di “figlio d’arte”, avviato al crimine dal padre Tiberio, al quale è succeduto nella leadership della famiglia.

Arrestato in Olanda l’8 giugno 1996 è stato subito sottoposto al regime carcerario del 41 bis ed è stato oggetto di vari processi nei quali ha dovuto difendersi da una serie di gravissimi capi d’imputazione, compreso l’omicidio, per i quali ha collezionato anche condanne definitive, come quella a 22 anni per associazione camorristica ed estorsione, e quella a nove anni per estorsione aggravata, pronunciata nei suoi confronti il 15 marzo 2007.


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Augusto La Torre

Divenuto collaboratore di giustizia a partire dal 2003, anno in cui fu arrestata sua moglie, da cui poi si è separato, ha consentito l’arresto di gran parte dei suoi ex affiliati, ha confessato estorsioni e decine di omicidi, dando anche indicazioni per il ritrovamento dei cadaveri delle vittime.

Il suo pentimento, tuttavia, è stato giudicato “riduttivo” da inquirenti e giudici di sorveglianza. Per questo motivo non ha potuto beneficiare di riduzioni di pena, ma solo di una mitigazione del duro regime carcerario del 41 bis, sospesogli a partire dal giugno 2011, una condizione detentiva che gli ha permesso di laurearsi in psicologia presso la Seconda Università degli studi di Napoli.

Clan La Torre: la reggenza Di Meo

Da indagini compiute nel 2013, che hanno portato all’arresto di 35 presunti affiliati, è risultato che gli eredi del clan hanno nominato reggente delle attività criminale il boss Carlo Di Meo, che avrebbe siglato un’alleanza con Cosa Nostra, in particolare col boss Vincenzo La Placa di Palermo, leader di una famiglia mafiosa in rapporti con il clan dei Corleonesi di Totò Riina e con il clan mafioso di Catania.

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