Cronaca

La camorra si concentra sul turismo: la Campania è la regione con il maggior rischio di infiltrazione

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Foto di repertorio

La Campania è tra le regioni italiane con il più alto rischio di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore turistico, secondo i dati di una ricerca condotta da Demoskopika. Nel corso di un anno, sono stati emessi 155 provvedimenti interdittivi antimafia, a cui si aggiungono numerose richieste di avvio di istruttorie legate al Pnrr.

Camorra, la Campania è la Regione con il maggior rischio di infiltrazione

In Italia, una struttura turistica o alberghiera confiscata su cinque si trova in Campania. Nel corso di un anno, sono stati emessi 155 provvedimenti interdittivi antimafia, a cui si aggiungono numerose richieste di avvio di istruttorie legate al Pnrr. Questo contesto rende la regione particolarmente vulnerabile a infiltrazioni criminali nel suo sistema economico turistico. I dati, pubblicati in anteprima dall’agenzia Ansa, provengono dallo studio di Demoskopika, che ha suddiviso le regioni italiane in tre categorie (alto, medio e basso) in base al rischio di infiltrazione della criminalità organizzata.

La Campania si è classificata al primo posto con un punteggio di 122 punti, grazie a una serie di indicatori considerati “sensibili”. Tra questi, spiccano i dati sui beni confiscati, con 67 alberghi e ristoranti sottratti alla criminalità, che rappresentano il 21,8% del totale nazionale. Inoltre, nel 2023 sono state presentate quasi duemila richieste di avvio di istruttorie antimafia legate al Pnrr. Durante lo stesso periodo, gli Uffici Territoriali di Governo hanno emesso 155 provvedimenti interdittivi a seguito delle indagini condotte dalla Dia. Infine, sono state segnalate 16mila operazioni finanziarie sospette, incluse quelle a rischio di coinvolgimento con la criminalità organizzata.

Immediatamente dopo la Campania, nel gruppo delle regioni ad alto rischio, si trovano la Lombardia (119,3 punti), il Lazio (117,7 punti), la Puglia (106,9 punti), la Sicilia (103,5 punti), la Liguria (101,7 punti), l’Emilia Romagna (101,3 punti), il Piemonte (100,9 punti) e la Calabria (100,5 punti). Al contrario, i sistemi turistici considerati a minore rischio di infiltrazione, e pertanto collocati nel gruppo “basso”, includono la Valle d’Aosta (90,6 punti), il Molise (91,1 punti), il Friuli Venezia Giulia (92,4 punti), la Basilicata (92,5 punti), l’Umbria (92,8 punti) e il Trentino Alto Adige (93,3 punti).

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