CronacaEconomia

Campania, in arrivo la stangata: “Il pane aumenterà di un euro al chilo”

Campania, in arrivo aumento del prezzo del pane. Il prezzo del pane rischia di aumentare di circa 1 euro al chilo

Anche in Campania si va verso un aumento del prezzo del pane. Un aumento legato a quello del costo del grano. Gli esperti parlano di una “tempesta perfetta”, una combinazione tra aumento della domanda e boom del costo delle materie prime. Ne farà la spese, in particolar modo, la Campania che ha 4mila panificatori circa. Si tratta della regione col più alto consumo di pane e affini: il prezzo del pane a Napoli e in tutta la Campania rischia di aumentare di circa 1 euro al chilo come riportato da Il Mattino.

Campania, in arrivo aumento del prezzo del pane

A lanciare l’allarme è Domenico Filosa, presidente di Unipan Campania Confcommercio, parlando di un incremento senza precedenti: “Abbiamo rilevato notevoli aumenti, in particolar modo per la semola, che ha raggiunto i 35/40 euro al quintale e per le farine tenere, che superano i 10 euro. Sono prezzi finora mai raggiunti che non possono essere sostenuti dai noi panificatori. Siamo molto preoccupati per la situazione e non vediamo possibilità di riduzione per il futuro”.

In autunno aumento dei prezzi di pane, pasta olio

Un nuovo aumento dei prezzi di pane, pasta olio. Scopriamo perché e di quanto aumenterà il prodotto di questi prodotti consumati ogni giorni da milioni e milioni di italiani. Un allarme lanciato da Davide Trombini, presidente di Assopanificatori di Fiesa Confesercenti al Corriere della Sera.

“Si preannuncia un autunno all’insegna di forti aumenti per farine, burro, olio e lieviti. Tutte le materie prime sono in tensione e i fornitori annunciano forti rincari all’origine”. Le stime della Food and Agriculture Organization, che mensilmente monitora a livello globale il prezzo al consumo di un “paniere” di prodotti alimentari, hanno registrato infatti un’impennata. Dopo il crollo di inizio pandemia, i prezzi erano già schizzati alle stelle nell’autunno scorso e ora l’indice dei prezzi alimentari della Fao (FFPI) segna un aumento del 3,1% rispetto a luglio e addirittura del 32,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Gli aumenti

Il rimbalzo di agosto dell’FFPI, dopo due mesi consecutivi di declino, è dovuto ai forti guadagni nei sottoindici dello zucchero, degli oli vegetali e dei cereali.Inoltre, hanno ricominciato la salita i costi per tariffe e carburanti che da aprile in poi hanno iniziato a registrare variazioni tendenziali positive a due cifre: 15,7% ad agosto per l’energia elettrica, 34% per il gas e 16,8% per i carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto.

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