Cronaca

Coronavirus in Campania, De Luca: “Tamponi e isolamento per chi verrà da fuori Regione”

La Campania si appresta a vivere la fase 2 dell’emergenza coronavirus. Una fase che, inevitabilmente, inizierà con l’arrivo di molte persone provenienti dal Nord. Già nelle scorse ore il governatore Vincenzo De Luca aveva rassicurato i cittadini sulla possibilità di un “esodo incontrollato” e questa mattina ha ribadito la fermezza nei controlli.

Campania verso la fase 2 del coronavirus: controlli per chi arriva dal Nord

Intervenuto in Consiglio regionale riunito in via telematica, De Luca ha spiegato: “Il 4 maggio avremo un passaggio estremamente delicato. Da parte delle Ferrovie dello Stato ci arriva la notizia che sono tutti occupati i treni ad alta percorrenza che arrivano dal Nord al Sud. Noi manterremo le nostre disposizioni, quelle attualmente in vigore, che saranno rinnovate.

Ho parlato ieri con il ministro dell’Interno e ho sottoposto alcuni problemi estremamente delicati. Le ho chiesto di fare come si è fatto 20 giorni fa in occasione della Pasqua, di fare i controlli nelle stazioni di partenza. Per quello che ci riguarda, riteniamo indispensabile che chi arriva da realtà extra regionali, non ho indicato quali regioni, segnali il proprio arrivo al Comune, alla Asl, e vada in isolamento volontario per 2 settimane”.

Lo screening

“Compatibilmente con il programma di screening già in corso, cercheremo di fare uno sforzo per fare i tamponi alle persone che vengono da fuori regione e che vengono individuate e segnalate. Cercheremo cioè di ridurre i 15 giorni di isolamento domiciliare, ma è evidente che dobbiamo avere il massimo della prudenza perché si prevede un arrivo massiccio da territori extra regione Campania.

Il dovere di evitare gli assembramenti lo hanno gli esercizi commerciali, perché non possiamo mettere le sentinelle davanti a ogni esercizio commerciale, soprattutto quelli impegnati nel cibo d’asporto» ha proseguito De Luca. «Se non vi è senso di responsabilità e di autocontrollo  diventa complicato evitare un riaccendersi dell’epidemia. Il trasporto del cibo a casa è consentito dalle 19 alle 22, credo che l’orario sia adeguato. Ci sono due ore e quelle sono, quello che si ha il dovere di fare è evitare gli assembramenti. Possiamo fare di tutto, ma sapendo che a ogni decisione corrisponde una conseguenza che può avere anche esiti drammatici. Nessuno di noi è garantito e ha certezze, io non le ho e cerco di fare le cose che ritengo più ragionevoli sulla base delle valutazioni che fanno gli esperti”.


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Il sito del Ministero della Salute

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