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Campania, scuole chiuse o aperte? Decide l’Unità di Crisi, ecco cosa dice l’ordinanza

Campania, dietrofront parziale sulla riapertura delle scuole. L'ultima ordinanza lascia la decisione all'Unità di Crisi Regionale

Dietrofront parziale della Regione Campania sulla riapertura delle scuole. L’ordinanza firmata nella tarda serata di ieri dal governatore Vincenzo De Luca infatti ha creato un po’ di confusione tra i cittadini, che si aspettavano la riapertura delle scuole elementari medie a partire dal prossimo 26 ottobre.

Riapertura scuole, dietrofront parziale della Regione Campania

Nell’ordinanza numero 82 del 20 ottobre si legge: “Salva ogni ulteriore determinazione in conseguenza dell’andamento della situazione epidemiologica quotidianamente rilevata, con decorrenza dal 21 ottobre e fino al 31 ottobre 2020 è confermata la sospensione delle attività didattiche in presenza per le scuole primaria e secondaria, fatta eccezione per lo svolgimento delle attività destinate agli alunni con disabilità ovvero con disturbi dello spettro autistico, il cui svolgimento in presenza è consentito, previa valutazione delle specifiche condizioni di contesto da parte dell’Istituto scolastico”.

L’eventuale riapertura del 26 ottobre

Dunque le scuole primarie e secondarie resteranno chiuse almeno fino al 31 ottobre ma la situazione potrebbe cambiare perché è stato “dato mandato all’Unità di crisi regionale del costante monitoraggio e valutazione della situazione dei contagi sviluppatisi sul territorio in ambito scolastico e dei relativi casi connessi a ‘contatti stretti’, al fine dell’eventuale riapertura della attività in presenza della scuola primaria a decorrere dal 26 ottobre 2020”.

L’attacco del ministro Azzolina

Intanto il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina è tornata sull’argomento delle scuole chiuse in Campania durante il suo intervento ad Otto e Mezzo su La 7: La riapertura delle scuole in un paese civile come l’Italia doveva necessariamente avvenire. Non ho fatto nessuna battaglia. Ho lavorato con molta umiltà per tutta l’estate insieme a una comunità scolastica che ringrazio ogni giorno e che è fatta da docenti, dirigenti scolastici e personale ATA. Anche le famiglie hanno dato un grosso aiuto.

Tutt’oggi credo che, per come sono state preparate le scuole quest’estate, anche laddove i contagi dovessero aumentare, la scuola dovrebbe essere l’ultima a chiudere, così come sta avvenendo in Francia, in Germania, in Irlanda. La scuola è una priorità, è il presente e il futuro del nostro paese, lì formiamo i nostri ragazzi”.


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