Cronaca

Vaccini Campania, da lunedì richiamo a 42 giorni per Pfizer e Moderna

Campania, richiamo dei vaccini Pfizer e Moderna dopo 42 giorni. La Regione si adegue alle indicazioni del Comitato tecnico scientifico

In Campania la proroga a 42 giorni per il richiamo dei vaccini Pfizer e Moderna sarà applicata a chi fa la prima dose a partire dalla prossima settimana. Lo riferisce l’Ansa che cita fonti della Regione Campania. Tutti coloro che sono stati o saranno vaccinati fino a domenica continueranno a ricevere il richiamo dopo 21 giorni, mentre per i nuovi vaccinati saranno applicate le 6 settimane previste nella raccomandazione del Comitato tecnico scientifico.

Covid, in Campania richiamo dei vaccini Pfizer e Moderna dopo 42 giorni

Tra la prima e la seconda dose di vaccini Pfizer e Moderna si raccomanda in Italia un intervallo di 42 giorni. Il bugiardino dei due vaccini mRna prevede rispettivamente 21 e 28 giorni di attesa tra le due dosi. La nuova indicazione del Comitato tecnico scientifico per l’emergenza coronavirus è contenuta nel parere allegato a una circolare del ministero della Salute.

Vaccino Pfizer e Moderna, seconda dose dopo 42 giorni

Oggetto del documento, firmato dal direttore generale Prevenzione, Giovanni Rezza: ‘Trasmissione parere del Cts in merito alla estensione dell’intervallo tra le due dosi dei vaccini a mRna e alla seconda dose del vaccino Vaxzevria’.

Il bugiardino

Il ‘bugiardino’ dei due vaccini prevede intervalli di 3 e 4 settimane tra le somministrazioni. Le nuove indicazioni servono per garantire la protezione del vaccino, con la prima dose, a soggetti a rischio che sono ancora privi di ‘schermo’.

Il verbale del Cts

“In relazione all’evoluzione nella conduzione della campagna vaccinale contro Sars-CoV-2 – si legge in un estratto del verbale del Comitato, datato 30 aprile – il Cts rimarca che rimane una quota significativa di soggetti non vaccinati che, in ragione di connotazioni anagrafiche o per patologie concomitanti, sono a elevato rischio di sviluppare forme di Covid-19 marcatamente gravi o addirittura fatali.

Sulla scorta di questa considerazione, pur a fronte di studi registrativi che indicano come l’intervallo tra la prima e la seconda dose dei vaccini a Rna (Pfizer/BioNtech e Moderna) sia di 21 e 28 giorni rispettivamente, è raccomandabile un prolungamento nella somministrazione della seconda dose nella sesta settimana dalla prima dose”.

Prima e seconda dose vaccino

Allungare l’intervallo tra la prima e la seconda dose non avrebbe controindicazioni: “Questa considerazione – motivano gli esperti – trova il suo razionale nelle seguenti osservazioni: la somministrazione della seconda dose entro i 42 giorni dalla prima non inficia l’efficacia della risposta immunitaria; la prima somministrazione di entrambi i vaccini a Rna conferisce già efficace protezione rispetto allo sviluppo di patologia Covid-19 grave in un’elevata percentuale di casi (maggiore dell’80%);

in uno scenario in cui vi è ancora necessità nel Paese di coprire un elevato numero di soggetti a rischio di sviluppare forme gravi o addirittura fatali di Covid-19, si configurano condizioni in cui è opportuno dare priorità a strategie di sanità pubblica che consentano di coprire dal rischio il maggior numero possibile di soggetti nel minor tempo possibile”.

“Il parere – precisa il Cts – potrà in futuro essere supportato da ulteriore approfondimento epidemiologico su: letalità per fascia d’età, infetti per fascia l’età (dati correnti delle nuove infezioni), stima degli infetti modellizzata anche rispetto ai dati dello studio di prevalenza”.

Pfizer pensa di vaccinare i bimbi dai 2 agli 11 anni: quando potrebbero ricevere il vaccino Covid

Pfizer pensa di vaccinare contro il Covid i bimbi dai 2 agli 11 anni. In attesa dell’approvazione della Food and Drug Administration (FDA) che, entro l’inizio della prossima settimana, dovrebbe autorizzare l’uso di emergenza negli Usa per gli adolescenti di età compresa tra i 12 e 15 anni, Pfizer ha già programmato i tempi della domanda per la fascia di età 2-11 anni, prevedendo di presentare la richiesta nel mese di settembre.

Ad anticiparlo, in una conference call sugli utili, è stato il ceo di Pfizer, Albert Bourla, che ha anche aggiunto di attendere i dati degli studi clinici sulla sicurezza del vaccino nelle donne in gravidanza per la fine di luglio o al massimo entro l’inizio di agosto.


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