Cronaca

Campania in zona arancione: cosa cambia per gli spostamenti | Consentite visite ad amici e parenti (una volta al giorno)

Cosa cambia per gli spostamenti con la Campania in zona arancione: novità anche per visite ad amici e parenti

La Campania passa in zona arancione e va incontro ad alcune novità per gli spostamenti. Ma cosa cambia effettivamente per i cittadini campani? Dopo oltre un mese di zona rossa (iniziata lo scorso 8 marzo) sarà di nuovo possibile spostarsi all’interno del proprio comune di residenza ed, inoltre, fare visita ad amici parenti, sempre rispettando il coprifuoco e non uscendo dai confini comunali.

Campania in zona arancione, cosa cambia per gli spostamenti: le novità

Fino al 30 aprile, in zona arancione è consentito spostarsi all’interno del proprio Comune, tra le ore 5 e le 22, nel rispetto delle specifiche restrizioni previste per gli spostamenti verso le altre abitazioni private abitate. Gli spostamenti verso altri Comuni (e quindi anche quelli verso altre Regioni/Province autonome) sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. È consentito il rientro nelle “seconde case” ubicate dentro e fuori regione.

Resta in vigore anche il cosiddetto “coprifuoco”: dalle ore 22 alle 5 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

Campania zona arancione: posso andare a casa di amici e parenti?

Per quanto riguarda le visite ad amici o parenti, in quest’area è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata dello stesso Comune, tra le ore 50 e le 22, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione.

La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.

A chi vive in un Comune che ha fino a 5mila abitanti è comunque consentito spostarsi, tra le 5 e le 22, entro i 30 chilometri dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), anche per le visite ad amici o parenti nelle modalità già descritte, con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia.


Tutte le notizie sul coronavirus

Il sito del Ministero della Salute

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio