Curiosità

Le tradizioni del Capodanno in Campania: rituali e riti per lasciare il vecchio anno e aprirsi al nuovo

Come festeggeranno i cittadini della Campania? Tradizioni e curiosità del Capodanno

Mancano poche ore alla fine del 2020, un anno che faticheramo a lasciarci alle spalle e a dimenticare facilmente. Ma, nonostante questo, alcune tradizioni sono imprescindibili, specialmente quando si tratto di cucina e rituali “scaramantici”. Ecco le tradizioni del Capodanno: riti e rituali per lasciare il vecchio anno e aprirsi al nuovo.

Le tradizioni del Capodanno

Il passaggio temporale dal vecchio al nuovo anno, non è mai stato così atteso. L’anno che sta per finire rimarrà sicuramente nei ricordi, e anche negli  incubi di tutti, come uno dei più dolorosi e terribili. Un virus ci ha obbligato a stare distanti, ci ha tolto la gioia dei racconti dei nostri nonni, e del loro caldo abbraccio, ci ha lasciato un profondo senso di solitudine, ma ci ha insegnato che la forza di volontà e l’unione possono vincere.

Sapevate che in passato l’anno non finiva il 25 dicembre?

Anticamente, vi erano diverse date che sancivano l’inizio e la fine dell’anno, ed erano il 25 Marzo o il 25 Dicembre. Questo fino a che, nel 1582, papa Gregorio XIII, varò il nuovo calendario e la data del 1 Gennaio divenne unica.

La scelta del 1° gennaio legata ad un dio pagano

La storia del mese di gennaio è più legata a scelte pagane, visto che il suo nome era un omaggio al dio Giano, chiamato anche “bifronte” per le sue due facce, una volta al passato e l’altra volta al futuro. Una scelta quasi onirica, simbolo di un cambiamento che da sempre tutti celebrano con gesti e rituali propiziatori.

Riti e rituali in Campania

Il passo finale verso il transito temporale tra ciò che è stato e ciò che è addivenire, da sempre è stato accompagnato da rituali inscindibili, che in ogni casa della Campania e non solo, sono sempre presenti senza sconti, ne paure. Alcuni sono presenti in tutto il territorio, senza distinzione di appartenenza primordiale, in particolare tutti quelli legati alla tavola.

Lenticchie

Il più comune elemento sulla tavola dei campani il 31 dicembre sono le lenticchie, abbondanti e possibilmente con un cotechino paesano, tradizione che ci avvicina al senso speranzoso dell’abbondanza materiale, più lenticchie più danari, beni a profusione di serenità.

I Irpinia

In Irpinia la notte dell’ultimo giorno dell’anno quasi allo scoccare della mezzanotte si compongono i 13 frutti, 12 per i mesi trascorsi e uno per quelli a venire.

Napoli

A Napoli immancabile sulla tovaglia più antica della famiglia è il peperoncino a punta, scelta legata al loro colore, che rappresenta il fuoco e alla loro forma usata contro il malocchio.

Nel Casertano

Nel Casertano a tavola, da tempi immemori, in questa attesa notte restano immancabili 12 acini d’uva nera per ingraziarsi la fortuna.

Le tavole a Salerno

A Salerno, oltre le tradizionali lenticchie vi si affiancano lungo le tavole frutta secca e il melograno come simbolo di fedeltà e fertilità.

Benevento: tra streghe e riti magici

Nel paese delle janare, Benevento, la ritualità di fine anno è legata al solstizio d’inverno, che inizia il 22 dicembre, oltre alle classiche pietanze, qui si trova tutto ciò che è rosso, dalla frutta alla verdura, una tavola che prende vita dal colore vermiglio del sole, del calore e della vita.

L’entroterra

In alcuni luoghi dell’entroterra Campano, a tavola vengono ancora regalati “Li sacchi”, sacchetti contenenti un pizzico di sale grosso, per l’abbondanza, una moneta per la prosperità e un pezzo di carbone per l’attrazione e il calore.

Riti scaramantici

Regalare un intimo rosso è una regola a cui nessuno rinuncia, poiché ci hanno insegnato che porta bene e scaccia i cattivi presagi. Ancora, rompere cose vecchie, rigorosamente di vetro o ceramica, si deve sentire il fruscio dei pezzi in terra, porta a far restare indietro le cose brutte e ripulire la via per le cose che verranno. Immancabile, anche se di tradizione celtica, il vischio e il suo bacio sotto l’arcata, simbolo di nuova vita, di fertilità e di buon augurio.


articolo a cura di Elizabeth Iannone


 

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