Carabiniere ucciso, Elder si giustifica: “Temevo di essere strangolato da Cerciello”

Carabiniere ucciso a Roma lo scorso 26 luglio, spuntano nuove dichiarazioni. A parlare è Finnegan Lee Elder, l’americano che avrebbe ucciso il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega con 11 coltellate inferte con ferocia ai fianchi e al cuore.
Carabiniere ucciso a Roma
Il presunto assassino avrebbe aggredito il militare dell’Arma perché “Aveva paura di essere strangolato”. A rivelarlo sono i legali del ragazzo americano detenuto nel carcere romano di Regina Coeli insieme a Gabriel Christina Natale Hjorth.
Le parole degli avvocati
“Elder ci ha detto che aveva paura di essere strangolato, di essere oggetto di un’aggressione da parte di Cerciello quella notte, non sapeva che fosse un carabiniere. Stiamo conducendo una serie di accertamenti per stabilire con esattezza la dinamica di quanto è accaduto quella notte sul luogo dell’omicidio e non è escluso che, aldilà delle persone direttamente coinvolte, possano esserci dei testimoni che possano aiutare a chiarire la vicenda.
Ci auguriamo che la Procura riesca ad acquisire tutte le immagini della videosorveglianza in strada, affinché venga fatta piena luce sul caso”.