Cronaca

Carabiniere ucciso a Roma: la lettera straziante della moglie Rosa

Ecco la straziante lettera di Rosa, la moglie di Mario Cerciello Rega, il carabiniere napoletano ucciso a Roma da 11 coltellate.

La lettera della moglie Rosa al marito carabiniere ucciso a Roma

Dopo l’ultimo saluto a Mario Cerciello Rega, il carabiniere di Somma Vesuviana (Napoli) ucciso a Roma con 11 coltellate da un turista americano, ecco la lettera integrale della moglie Rosa.

Un testo straziante che sintetizza l’estremo dolore di una donna che ha perso il marito, a pochi giorni dal loro matrimonio.

“A mia moglie Un giorno il buon Dio stava creando un modello di donna da destinare a moglie di carabiniere. Era al lavoro quando un angelo gli disse: – “Signore, mi sembra che voi vi stiate preoccupando troppo. Perché deve essere così diversa dalle altre donne?” Il Signore rispose: – “Questa donna deve essere indipendente. possedere le qualità di un padre e di una madre allo stesso tempo.

Essere una perfetta padrona di casa per quattro invitati come per quaranta anche se preavvisata solo un’ora prima, deve essere sempre attiva ed intraprendente, far fronte a tutte le necessità, essere capace di svolgere allegramente le sue mansioni anche se è stanca o ammalata, ed essere capace di cambiare casa, abitudini e amicizie spesso e all’improvviso”.

L’angelo scosse la testa: – “Impossibile!” Il Signore proseguì: -“La doteremo di un cuore particolarmente forte, capace di sopportare il dolore delle separazioni, di dare Amore senza riserve, di offrire energie al marito nei momenti più difficili e di continuare a lottare anche quando è carico di lavoro e stanco.” – “Signore”, disse l’angelo, toccandogli il braccio dolcemente, “Andate a coricarvi e riposatevi un pò. Potrete terminare domani.” – “Non posso fermarmi adesso”, disse il Signore, “Sono così vicino alla creazione di qualcosa d’unico.” “Questo tipo di donna si curerà da sola quando è malata, saprà dire arrivederci a suo marito su di un molo, in un aeroporto o in una stazione, comprendere perchè è importante che egli parta ed aspettarlo con rispetto.”

L’angelo si avvicinò al modello di donna lo guardò da vicino e sospirò: – “Sembra ben fatta, ma ha l’aspetto troppo dolce”, replicò il Signore, – “Ma ha la forza del leone, non immagini tutto ciò che è capace di sopportare.” Alla fine l’angelo si chinò e fece scorrere il suo dito sulla guancia di quella nuova creazione di Dio. – “C’è una perdita!” esclamò, “Qualcosa non và in questa creatura.” Il Signore parve offeso dalla mancanza di fiducia dell’angelo. – “Ciò che tu vedi non è una perdita”, disse “è una lacrima!” – “Una lacrima? Perchè dunque?” Domandò l’angelo. – “è per la gioia, il dolore, la solitudine e la fierezza che solo la moglie di un Carabiniere prova ed è dedicata a tutti quei valori cui suo marito è legato e che lei farà suoi” disse il Signore dando vita a quella dolce creatura. Anche l’angelo, commosso pianse!”.

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