In Italia, la carenza di farmaci sta diventando sempre più preoccupante, soprattutto per i pazienti con malattie croniche. Molti medicinali, introvabili in Italia, sono stati rivenduti all’estero a prezzi elevati attraverso l’arbitraggio farmaceutico, causando la mancanza di oltre 3.800 farmaci nel paese.
Mancanza di farmaci in Italia: rivenduti all’estero con prezzi elevati attraverso l’arbitraggio farmaceutico
La carenza di medicinali in Italia sta diventando un’emergenza sempre più grave, colpendo in particolare i pazienti con malattie croniche. Molti farmaci essenziali, non disponibili da mesi, sono stati dirottati verso mercati esteri. Dove vengono venduti a prezzi fino a dieci volte superiori a quelli italiani. Questo fenomeno, chiamato arbitraggio farmaceutico, è stato denunciato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), che ha bloccato l’esportazione di circa trenta medicinali per garantire la loro disponibilità in Italia.
Attualmente, 3.876 farmaci del prontuario nazionale risultano carenti, di cui oltre la metà non è più commercializzata, lasciando molti pazienti senza alternative terapeutiche. Tra i farmaci critici vi sono il Mifepristone, la Pancrelipasi e il vaccino antinfluenzale, per i quali non esistono sostituti.
L’Aifa sta cercando di risolvere la crisi approvvigionandosi da Paesi esteri, nel tentativo di aumentare le scorte di farmaci essenziali e proteggere i pazienti da gravi complicazioni dovute alla mancanza di trattamenti.