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Cartabianca, ritorna Mauro Corona

Lo scrittore regala dei fiori a Bianca Berlinguer

Mauro Corona regala dei fiori a Bianca Berlinguer per il suo ritorno a Cartabianca: lo scrittore è entusiasta del suo ritorno nel programma e per ringraziare dell’invito regala dei fiori alla conduttrice. “CartaBianca mi è mancata, chiedo scusa”, afferma Corona.

Cartabianca, torna Mauro Corona dalla Berlinguer

Mauro Corona torna a Cartabianca, il programma di informazione e attualità condotto da Bianca Berlinguer in diretta su Rai 3. Dopo il litigio dello scorso anno, lo scrittore pochi giorni fa aveva annunciato il ritorno nel programma, un invito che Corona ha accettato con grande entusiasmo seguendo alla lettera le parole della giornalista. Pace fatta tra Mauro Corona e Bianca Berlinguer: “Ringrazio voi e la Rai, chiedo scusa a lei e all’azienda e da qui possiamo provare“, così esordisce lo scrittore che lo scorso anno aveva sclerato in diretta dando della gallina alla giornalista e conduttrice con conseguente allentamento dal programma e dalla Rai.

A distanza di un anno però Bianca Berlinguer l’ha voluto fortemente nel suo programma siglando in diretta tv la pace fatta per la gioia dei telespettatori. Vestito di tutto punto con tanto di smoking e camicia bianca, Corona ha sorpreso la Berlinguer portandole un mazzo di fiori: “Le ho portato dei fiori, avrei voluto portarglieli di sorpresa lì a Roma. Neanche questa volta sono riuscito a convincerla di venire a Roma“.

Bianca Berlinguer a Mauro Corona

Bianca Berlinguer, rivolgendosi a Mauro Corona, non si è lasciata scappare una velata frecciata: “Le siamo mancati anche se lei è andato subito a consolarsi da altre parti?” domanda la padrona di casa, e lo scrittore risponde: “Carta Bianca mi è mancata, questo nostro rapporto Vianello Mondaini. Non è che sia andato di là per il tradimento, mi serviva una finestra per parlare di chi non ha voce con educazione e garbo“. Poi la Berlinguer fa una domanda sull’attuale Governo Draghi confrontandolo con quello di Giuseppe Conte. L’alpinista ha una sua chiara preferenza e non la nasconde: “se dovessi scegliere direi assolutamente il Governo di oggi, anche se ho molto riserve. Quando ricordo i decreti di Conte mi viene la malinconia, preferisco quello di Draghi“. Infine parlando di Draghi dice: “è come un uomo della collina sta guardando, mi preoccupa appena appena che decida troppo lui. Ci vogliono decisioni di gruppo, ma ci fidiamo, mi sembra un galantuomo“.

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