Cronaca

Reparto di ospedale blindato “causa Belen”, esposto del Codacons

Reparto di ospedale blindato per Belen, il Codacons ha chiesto alla procura di Padova di indagare sull’ospedale Giustinianeo

Continuano le polemiche sull’ospedale di Padova per il cartello apparso nel presidio ospedaliero dove è nata la figlia di Belen. Un lieto evento avvenuto quasi in contemporanea con la vittoria dell’Italia nella finale degli Europei con l’Inghilterra ma che ora rischia il risvolto legale. Il Codacons ha chiesto alla procura di Padova di indagare sull’ospedale Giustinianeo. Secondo l’associazione a tutela dei consumatori ci sarebbe stato un “abuso di ufficio” e “un’interruzione del pubblico servizio” da parte dell’azienda ospedaliera che, quindi, avrebbe trascurato il regolare funzionamento delle attività ospedaliere per favorire un ospite speciale.

Padova, ospedale finisce in Procura per il caso Belen

Il cartello apparso nel reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale Giustinianeo spiegava come i pulsanti degli ascensori che generalmente conducono al terzo piano siano stati disabilitati, proprio perché l’Intera area è stata riservata alla celebrità. “Causa Belen e fino a nuovo ordine”. Non è chiaro di chi sia stata questa idea, ne chi abbia firmato il documento. Sul foglio è infatti indicato solamente l’acronimo P. I.


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L’esposto del Codacons

Nell’esposto, già consegnato alla procura, il Codacons dichiara che l’azienda ospedaliera di Padova avrebbe delle responsabilità nei confronti dei pazienti e nell’esposto si legge: “è necessario aprire un’indagine alla luce delle possibili fattispecie di interruzione di pubblico servizio e abuso d’ufficio, accertando i fatti e verificando se effettivamente un intero reparto dell’ospedale sia stato riorganizzato sulla base delle esigenze della showgirl”.

 

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