Cronaca

Il presidente dei virologi Caruso sostiene Zangrillo: “Il Coronavirus è mutato, ora è meno potente”

Il Coronavirus è mutato, ora è meno potente. Ad affermarlo un’intervista rilasciata a La Stampa, il presidente della società italiana di virologia Arnaldo Caruso che ha disegnato il ritratto di un virus diverso da quello che abbiamo conosciuto fino a questo momento. Tesi sostenuta anche da Alberto Zangrillo, la cui frase “il Coronavirus dal punto di vista clinico non esiste più” aveva suscitato polemiche.

Il presidente dei virologi Caruso sostiene Zangrillo

Caruso spiega, come riporta “Open”, che il processo visto nei laboratori che dirige negli ospedali di Brescia è del tutto naturale: “Da giorni vedevamo tamponi con una bassa carica virale. Poi ce ne è capitato uno di un paziente asintomatico con una carica molto alta. La cosa ci ha stupito.

Quando abbiamo isolato il virus abbiamo scoperto che era più debole di tutti quelli che avevamo visto. Un virus che si deve replicare ha a che fare con il nostro sistema immunitario che lo combatte. A un certo punto deve mutare per non farsi riconoscere“.

Aggiunge

“Eravamo abituati a vedere il virus come una bomba, capace di sterminare le cellule in 2 o 3 giorni. Questa variante che abbiamo scoperto necessitava di almeno 6 giorni“. Bisogna poi tenere conto che con l’arrivo del caldo ha contribuito a ridurre la pericolosità del Sars-Cov-2: “In questo momento ogni virus ha difficoltà a trasmettersi per il calore del sole“.

Conclude

La storia della virologia ci insegna che i virus possono tornare ancora potenti e aggressivi come li abbiamo conosciuti nella prima ondata. È una scena che si è sempre ripetuta”. In attesa di un vero vaccino Caruso consiglia di cominciare a fare in autunno quello contro l’influenza: “Le coinfezioni sono più pericolose di una infezione singola. Essere vaccinati contro l’influenza ci permettere di individuare meglio il Covid-19 visto che i sintomi sono simili”.


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