Cronaca

Orrore nella casa famiglia: anziani picchiati e violentati a Bagni di Lucca

Gli anziani ricoverati nell'Oasi della Pace subivano vessazioni di ogni tipo

Si chiama Oasi della Pace la casa famiglia dove venivano picchiati e violentati gli anziani in cura. Sono stati arrestati Vincenzo D’Isanto e Debora Campanozzi, i coniugi 52enni che gestivano la RSA a Bagni di Lucca. I capi d’imputazione sono: molestie sessuali, violenze fisiche e circonvenzione di incapace ai danni degli anziani ospiti della struttura di accoglienza di loro proprietà. È quanto si apprende da Il Giornale.

Anzini picchiati e violentati nella casa famiglia di Bagni di Lucca

I carabinieri di Castelnuovo Garfagnana hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Lucca, a seguito di un’accurata indagine andata avanti per oltre due mesi. L’indagine è stata attivata dopo che gli inquirenti sono venuti a conoscenza, grazie alle voci circolate sulla base di alcuni racconti confidenziali tra paesani, degli strani comportamenti dei proprietari della struttura di accoglienza.

Le settimane di accertamenti tecnici e intercettazioni ambientali hanno permesso di confermare ciò che le indiscrezioni avevano portato alla luce. Gli otto anziani ospiti della casa famiglia, alcuni dei quali non autosufficienti o parzialmente disabili, erano costretti a subire vessazioni e maltrattamenti quotidiani, nonché violenze fisiche e verbali a sfondo sessuale.

La casa famiglia

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I due coniugi vivevano nella struttura con gli otto ospiti di età compresa tra i 63 e gli 87 anni. La struttura è stata aperta nel maggio del 2021, l'”Oasi della Pace” era stata ricavata da un’abitazione su due piani dove in precedenza gli stessi proprietari avevano realizzato un’attività ricettiva con finalità turistiche. Il cambio di destinazione dell’edificio non aveva creato alcun problema, visto che, come riferito dai carabinieri, risultavano tutte le autorizzazioni richieste dalle norme vigenti e il superamento delle verifiche della Asl e degli altri organismi sanitari.

Le violenze

Le indagini hanno fatto emergere uno scenario drammatico, fatto non solo di continue umiliazioni, minacce e insulti, ma anche di approcci verbali decisamente spinti con allusioni sessuali ed esplicite molestie con palpeggiamenti delle parti intime.

Gli ospiti della casa famiglia presentano evidenti segni di aggressioni fisiche e percosse. Ciò sarebbe stato confermato, come spiega il sito “Lucca in Diretta”, dagli esiti delle visite mediche effettuate sulle vittime, che hanno mostrato ecchimosi ed ematomi: segnali che, secondo l’accusa del pm Elena Leone, sarebbero riconducibili proprio alle violenze perpetrate dai due coniugi proprietari della struttura, finiti ora dietro le sbarre rispettivamente del carcere di Lucca e della sezione femminile del penitenziario di Pisa.

La circonvenzione

Oltre le violenze fisiche e psicologiche, il terribile quadro ricostruito dagli inquirenti sarebbe aggravato ulteriormente dal reato di circonvenzione di incapace. La coppia, infatti, approfittava dei deficit di alcuni ospiti per raggirarli e ottenere le deleghe per l’accesso ai conti correnti, effettuando operazioni patrimoniali a loro vantaggio. Tutti elementi che dovranno essere verificati anche grazie ai documenti e al materiale sequestrato dai carabinieri nella casa famiglia.

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