Gasolio di contrabbando a Capua. La Guardia di Finanza ha provveduto a sequestrare un’autocisterna nel parcheggio del cimitero di Santa Maria Capua Vetere. Ecco i dettagli.
Capua, gasolio di contrabbando: il sequestro
Nell’ambito del piano di controllo del territorio per il contrasto dei traffici illeciti, sabato scorso una pattuglia su strada della Compagnia della Guardia di Finanza di Capua ha intercettato una cisterna a doppio scomparto contenente gasolio per autotrazione e benzina intenta ad effettuare uno scarico illecito, sottoponendo a sequestro oltre 27 tonnellate di prodotto petrolifero, pari a circa 35.000 litri, oltre al mezzo utilizzato per il trasporto. Denunciati all’Autorità Giudiziaria il conducente dell’automezzo e un acquirente del carburante sorpreso a riempire diverse taniche.
La perlustrazione
In particolare, nel corso di una perlustrazione nelle vicinanze del casello autostradale di Santa Maria Capua Vetere, i finanzieri hanno notato la sosta sospetta di un’autocisterna nel parcheggio del locale cimitero. Giunti sul posto, i militari
hanno colto in flagranza l’autista intento a scaricare il gasolio in diverse taniche poste all’interno dell’autovettura di un soggetto sammaritano.
L’esame
Dall’esame dei documenti di trasporto è emerso che il prodotto petrolifero – proveniente da una società di carburanti con sede in Roma – era invece destinato ad un’azienda della provincia di Napoli, operante anch’essa nel settore petrolifero, e, pertanto, la cessione effettuata nei confronti del privato non solo non trovava alcuna giustificazione, ma avveniva in totale evasione di imposta.
Ciò a dimostrazione che la documentazione commerciale che accompagnava il prodotto era un mero schermo cartolare, utile in caso di controlli su strada, ma poi da distruggere una volta che il prodotto fosse stato immesso nel circuito parallelo. Una sorta di “consegna a domicilio” di gasolio esentasse con una distribuzione del prodotto direttamente agli acquirenti finali, evidentemente ben consapevoli e fidelizzati in questo commercio illegale.
Sulla base della documentazione acquisita nonché dalle giustificazioni contraddittorie fornite dalle parti, i militari hanno proceduto alla denuncia a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria dell’autista, un quarantacinquenne di Torre del Greco, e dell’acquirente, in quanto responsabili – in concorso – del reato di sottrazione al pagamento dell’accisa del prodotto trasportato, nonché al sequestro dell’autoarticolato e delle 27 tonnellate di carburante del valore di circa 60.000 euro. Inoltre, considerata l’anomala e pericolosa modalità di scarico, sono stati effettuati dei campionamenti al fine di procedere alla successiva verifica delle sue specifiche chimiche e delle connesse caratteristiche qualitative del prodotto, cui seguiranno approfondimenti per accertare le finalità del suo impiego da parte del giovane acquirente.