Blitz nei giorni scorsi a Caserta, numerosi arresti ai Casalesi ma sono riusciti a sfuggire alla cattura in due: Salvatore e Spada. Lo riporta il Mttino. “Questi hanno i soldi, sono quattro fratelli e stanno pieni di soldi. Gli ho detto: vammi a prendere mille euro e basta”, è una delle intercettazioni che grava sulle responsabilità degli indagati.
Arresti ai Casalesi a Caserta, due in fuga
“Questi hanno i soldi, sono quattro fratelli e stanno pieni di soldi. Gli ho detto: vammi a prendere mille euro e basta“, è una delle intercettazioni che grava sulle responsabilità degli indagati. Siamo nel 2020, Giovanni Della Corte torna in auto dove lo aspetta Giuseppe Di Tella e Antonio; dichiara loro di aver preso denaro direttamente dalla cassa del supermercato situato a San Cipriano d’Aversa. Uno dei negozi sotto scacco della camorra.
La denuncia
A denunciare le ingiustizie sono quattro fratelli, vittime del clan, che quando si rendono conto di essere chiamati a deporre in caserma rimpiangono di non aver denunciato prima quanto era successo negli anni.
Uno dei fratelli dichiara: “Tu gli hai fatto la fornitura, lo dovevi andare a denunciare, punto! Adesso come la vuoi chiamare? Estorsione, prestito, accompagnamento. Uno che viene e si prende la roba e non ti paga, coma la chiami? Ti ha fatto l’estorsione!”. L’altro fratello risponde: “Io lavoro dalla mattina alla sera e non tengo impegni con questa gente qua, per quieto vivere”…”.
Le prove
Ma il clan viene incastrato dalle prove. La conversazione viene inserita nell’ordinanza emessa due giorni fa, quando sono stati arrestate 37 persone, comprese le figlie di Francesco Bidognetti.
Ma l’allerta esiste ancora perché al blitz sono riusciti a scamparla due uomini: Giuseppe Spada, nato a Santa Maria Capua Vetere conosciuto come «o’zingaro» e Gabriele Salvatore detto «o’spagnuolo», irreperibili da due giorni. Pesanti le accuse che gravano sui due: se non si consegneranno alle forze dell’ordine saranno ricercati per i prossimi mesi in tutta Italia e anche all’Estero.