Chiede scusa Roberto Carmosino, il responsabile dell’aggressione ai giornalisti di Fuori dal Coro, noto programma di Rete 4. Sulle colonne del quotidiano Il Mattino oggi in edicola, l’uomo si è detto pentito per quanto accaduto nei giorni scorsi: “È stato un gesto impulsivo. Quella gente me la sono trovata in casa all’improvviso, entrata senza avvisare. Ho moglie e un figlio piccolo che hanno delle patologie serie. Ma non cerco né alibi, né pietismo. Ho sbagliato e desidero chiedere scusa a tutti, a cominciare proprio da chi è stato aggredito da me e dal mio primo figlio”.
Castel Volturno, le scuse dopo l’aggressione ai giornalisti di Fuori dal Coro
Roberto Carmosino, con il figlio 25enne, lo scorso 24 gennaio ha aggredito una troupe giornalistica del programma televisivo Fuori dal Coro. Il giornalista Andrea Ruberto stava lavorando a un’inchiesta su occupazioni abusive di abitazioni confiscate alla camorra e si era recato in via Lenin, a Castel Volturno.
All’arrivo sul posto della troupe, Carmosino ed il figlio hanno aggredito con spintoni e calci giornalista ed operatori, intimandogli di non mandare in onda le immagini registrate dalle videocamere.
Le scuse
“Mi sono comportato male, ne sono consapevole, ma non è mio costume reagire in questo modo. Né io, né mio figlio siamo dei violenti. Entrambi lavoriamo come operai per ditte di lavori stradali. Io mi occupo di manutenzione di assi viari, mio figlio di verniciature di ponti. Sappiamo di non essere in regola. Infatti, dopo aver avuto molti problemi legati a varie patologie cui soffrono mia moglie e un nostro figlio piccolo, stavamo cercando di cambiare abitazione, di andare a vivere in una regolare.
Adesso accelereremo i tempi. Dopo i fatti di martedì il questore ci ha concesso sessanta giorni di tempo per trovare una nuova sistemazione. Ma posso garantire che entro al massimo una settimana andremo via da questa casa. Chiedo scusa principalmente a lui. E se desidera tornare a Castel Volturno, garantisco lo accoglierò in modo pacato; sarò disposto a rispondere a ogni sua domanda. Anzi, spero proprio che accolga il mio invito, perché sarei felice potergli chiedere scusa da vicino”.