Lutto a Cellole e Sessa Aurunza: è morto Aldo Izzo, ex sindaco e medico cardiologo. Secondo le prime informazioni, il decesso risale alla giornata di ieri giovedì 18 gennaio. Negli ultimi tempi aveva avuto alcuni problemi di salute.
Cellole, è morto l’ex sindaco Aldo Izzo
Aldo Izzo è scomparso, dopo aver avuto dei problemi di salute, nella giornata di ieri giovedì 18 gennaio. Sotto shock le comunità di Cellole dove è stato anche per due volte primo cittadino e quella di Sessa Aurunca, sua città natale.
“La comunità del Partito Democratico di Cellole, partecipa al dolore per la dipartita dell’amico, medico eccellente, politico corretto e soprattutto uomo buono, il dottor Aldo Izzo. Che la terra ti sia lieve”, spiegano dalla sezione locale del Partito Democratico. Molti anche i cittadini che lo ricordano chi per le cure ricevute chi come amico. E tutti lo ricordano come persona “buona, onesta e disponibile”.
Il cordoglio del sindaco
Tra i messaggi di cordoglio compare anche quello del sindaco Guido Di Leone: “Caro Aldo, è davvero difficile trovare le parole per salutarti. Voglio dirti solo grazie per essermi stato accanto, sei stato per me una persona importante. Grazie per i consigli che mi hai dato in questi anni. Oggi piango un grande Uomo, che oltre ad essere stato un grande Medico, sempre accanto ai problemi delle famiglie, è stato il Sindaco di Cellole. Sei stato un faro per tante famiglie, vedevano in te una guida, un punto di riferimento. Aldo Izzo era una persona buona, amava la sua Famiglia, il suo Lavoro, la sua Città. Ricordo le sue lacrime di emozione quando vincemmo, quel suo abbraccio lo porterò per sempre nel mio cuore. Non dimenticherò il periodo di piena pandemia, dove ha più volte dimostrato la sua grande esperienza di Medico. Mi stringo al dolore di sua Moglie, dei sui amati Figli e di tutta la sua Famiglia. Oggi Cellole piange un grande Uomo che ha scritto e ha fatto parte della storia della nostra Città. Ti ricorderò per sempre. Cellole non ti dimenticherà mai. Ciao Aldo, fai buon viaggio e che la terra ti sia lieve. Arrivederci Dottó!”