La lettera di un anziano, Andrea di 71 anni, ai ragazzi senza lavoro: “Chiedo scusa, la mia generazione è stata egoista e ipocrita”.
Lettera di un anziano a ragazzi senza lavoro: “Mia generazione egoista e ipocrita”
“Questo mondo non è fatto per i Santi“, scrive Andrea, 71 anni, l’esperienza per capire che i santi d’oggi sono i giovani precari, atipici, sottopagati, freelance o peggio ancora, disoccupati.
Chi è Andrea
Andrea, originario del Casertano, racconta in maniera molto sintetica una vita di lavoro e sacrifici.
“Ho 71 anni ed ho fatto diversi lavori. I più disparati, da operaio, ufficiale di bordo, controllo di gestione. Per mia scelta e sempre con l’intento di migliorare. Non sempre ci sono riuscito. Ho sempre lottato e nei momenti difficili non mi sono mai perso d’animo. Forse la presenza di mia moglie (siamo sposati dal 1974) e dei miei due figli sono stati la mia “forza””.
Sulla sua generazione e i giovani
Lancia anche un messaggio ai giovani e mette “sotto accusa” le persone nate negli anni tra gli anni ’40 e ’60:
“Chiedo scusa e perdono a tutti i giovani di oggi perché io e la mia generazione siamo stati fondamentalmente egoisti ed ipocriti. Abbiamo fatto man bassa di tutto ciò che potevamo avere a nostro vantaggio. Siamo come i coccodrilli, dopo aver mangiato a sbafo, piangiamo… ma intanto siamo sempre pronti a riabbuffarci”.