Sparanise, il presunto complice dell’attentatore di Nizza sarà estradato in Francia. L’autorizzazione giunge dalla Corte di Appello di Napoli. L’albanese Endri Elezi è stato arrestato il 21 aprile a Sparanise. Era destinatario di un mandato d’arresto europeo emesso dalle autorità francesi, che lo accusano di aver fornito una pistola e un fucile a Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, autore dell’attentato a Nizza il 14 luglio 2016 in cui morirono 86 persone.
Complice dell’attentatore di Nizza estradato
Il 28enne sarà estradato in Francia perché venga giudicato per i reati di porto e detenzione illegale di armi da guerra. La Corte ha anche attestato che Elezi non risponde dei reati di strage o terrorismo. Endri Elezi stava giocando con la figlia nei giardini pubblici di Sparanise, quando è stato arrestato dalla Polizia.
La strage di Nizza
La strage di Nizza è stato un attentato terroristico avvenuto il 14 luglio 2016 nel dipartimento delle Alpi Marittime a Nizza, in Francia, quando un uomo, di religione islamica, alla guida di un autocarro, ha volontariamente investito in velocità la folla che assisteva ai festeggiamenti pubblici in occasione della festa nazionale francese nei pressi della promenade des Anglais.
La sera del 14 luglio 2016, verso le ore 22:30, una folla di persone stava assistendo sulla Promenade des Anglais, la passeggiata sul lungomare di Nizza, nell’occasione trasformata in isola pedonale, allo spettacolo pirotecnico allestito per le celebrazioni della festa nazionale francese.
Improvvisamente un autocarro, un Renault Midlum di colore bianco, si è scagliato ad alta velocità sulla folla, investendo centinaia di persone e provocando il panico. La corsa del veicolo è proseguita per 1.847 metri, durante la quale il conducente sparava all’impazzata, forzando la zona pedonale e procedendo zigzagando, così da provocare il numero massimo di vittime, di cui almeno ottantaquattro morti e più di cento feriti. La stima dei feriti è successivamente stata aggiornata a duecento, di cui cinquanta in condizioni gravissime.
L’attentatore è stato leggermente rallentato dall’intervento di un uomo, che ha cercato di affiancare il veicolo con il suo scooter e, dopo aver tentato di immobilizzare il conducente cercando di saltare nella cabina del camion, è caduto a terra. Inizialmente si credeva che il motociclista fosse morto sul colpo, ma la notizia è stata successivamente smentita.