Cronaca

Perde le figlie il padre che se ne disinteressa: parla la Cassazione

La Cassazione ribadisce un importantissimo principio in materia di affidamento dei figli minori. In caso di separazione o divorzio, il giudice di merito, nel disporre l’affidamento dei figli deve prima di tutto tenere conto dell’interesse morale e materiale del minore. Valutazione che non può prescindere anche dalla condotta passata dei genitori e che non è sindacabile in sede di legittimità. Ragion per cui, non può essere disposto l’affidamento congiunto di due minori se il padre negli anni è venuto meno a tutti i suoi doveri genitoriali, non partecipando materialmente e moralmente alla vita delle figlie.

Perde le figlie il padre che se ne disinteressa

Il giudice di secondo grado dispone l’affidamento esclusivo alla madre delle figlie minori e pone a carico del padre l’obbligo di provvedere al mantenimento delle stesse nella misura di 350,00 euro ciascuna. L’uomo però ricorre in Cassazione rilevando come:

  • il giudice di secondo grado abbia disposto l’affidamento esclusivo delle figlie alla madre basandosi su un giudizio prognostico sulla condotta del ricorrente senza solide basi probatorie;
  • la sentenza debba considerarsi nulla stante l’assenza di motivazioni in relazione al fatto che le minori non avrebbero tratto alcun vantaggio dal proseguire la relazione con il padre;
  • la corte abbia omesso di prendere in considerazione le dichiarazioni delle minori, da cui emergeva la volontà di coltivare il rapporto vista l’importanza della figura paterne nelle loro scelte di vita.

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Il giudice deve decidere per l’interesse primario del minore

La Cassazione, con l’ordinanza n. 28244/2019 dichiara il ricorso inammissibile perché il ricorrente mira a una ricostruzione più appagante del merito dei fatti emersi in giudizio e insindacabile in sede di legittimità. Gli Ermellini rilevano infatti come la decisione della Corte d’Appello impugnata risulti perfettamente conforme ai principi che ispirano la disciplina e la giurisprudenza in materia di affidamento, in caso di separazione e divorzio, incentrate sul primario ed esclusivo interesse morale e materiale dei minori. Nel disporre l’affidamento infatti il giudice deve privilegiare “quel genitore che appaia il più idoneo a ridurre al massimo i danni derivati dalla disgregazione del nucleo familiare e ad assicurare il migliore sviluppo della personalità del minore.”

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