Cronaca
“Se il figlio è troppo pigro niente obbligo di assegno” | La linea della Cassazione
Cassazione, nuova sentenza sull'assegno di mantenimento al figlio. I figli devono dimostrare di impegnarsi nel lavoro e nello studio
Una nuova sentenza della Cassazione sull’assegno di mantenimento al figlio maggiorenne. Se quest’ultimo non studia e non lavora, il genitore può decidere legittimamente di revocare il mantenimento a suo carico. Lo conferma la Corte di Cassazione: i figli, per avere diritto anche in maggiore età a ottenere i soldi dei genitori, devono dimostrare di essersi impegnati nello studio e nella ricerca di un impiego che li possa rendere indipendenti anche in misura minima.
Cassazione, la nuova sentenza sull’assegno di mantenimento al figlio maggiorenne
Il mantenimento, infatti, deve avere un valore educativo e non può essere dato per scontato: deve essere uno strumento inserito in un progetto più ampio, da sfruttare a livello formativo, per riuscire ad inserirsi gradualmente nella società e nel mondo del lavoro come riportato da Il Messaggero.
La sentenza
In questo caso, con la sentenza depositata dai supremi giudici lo scorso 2 luglio, è stata confermata la decisione presa dalla Corte d’appello di Messina. Protagonista, una ventiseienne poco incline allo studio che aveva rifiutato un incarico sicuro: occuparsi del locale di famiglia, fino a quel momento gestito dal padre e dallo zio.