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Charlton Heston, il protagonista di Giuda nel colossal Ben-Hur

Attore e regista statunitense del XX secolo, viene maggiormente ricordato per aver interpretato il film Ben-Hur

Charlton Heston, attore e regista statunitense del XX secolo, appartenente al genere colossal d’argomento biblico-storico, viene ricordato per aver ricevuto il premio Oscar come miglior attore per il film Ben-Hur.

Charlton Heston, la vita e la carriera dell’attore

John Charles Carter, meglio noto col nome di Charlton Heston, nacque il 4 ottobre del 1923 a Evanston (Stati Uniti). Figlio di Lila Charlton e Russell Whitford Carter, Charlton aveva solo 10  anni quando i suoi genitori divorziarono. Poco dopo la madre si risposò con Chester Heston, dal quale prese anche il cognome.

Heston frequentò la New Trier High School, iscrivendosi ad un corso di recitazione ottenendo così ottimi risultati che gli fecero guadagnare una borsa di studio alla Northwestern University da parte di una associazione teatrale, la Winnetka Community Theatre. In quegli anni recitò anche in un film amatoriale muto, Peer Gynt (1941).

Heston nel 1944 lasciò il college e si arruolò nell’aereonautica militare statunitense, con il grado di sergente, rimase in servizio per due anni in Alaska.


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L’esordio e la carriera

Il primo film in assoluto di Heston fu La città nera del 1950, che ottenne l’attenzione del pubblico e della critica.

Uno dei ruoli più importanti che ha svolto, fu quello di Mosè nel film I dieci comandamenti del 1956, ruolo che gli venne assegnato dal regista stesso, Cecil B. DeMille, che definì Heston, l’incarnazione vivente della statua di Mosè di Michelangelo.

Interpretò del 1958 il ruolo di protagonista nel film L’infernale Quinlan (1958) di Orson Welles. Il film venne considerato dalla critica come uno dei film più belli al mondo.

Nella sua lunga carriera fu protagonista di numerose

Nel corso della sua carriera, Heston partecipò in altre pellicole dal tema epico-storico, come: Ben-Hur (1959), che gli valse l’Oscar come migliore attore, El Cid (1961), 55 giorni a Pechino (1963), Il tormento e l’estasi (1965) e Khartoum (1966).


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              Charlton Heston in Ben Hur

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Altri film che videro impegnato l’attore e più vicini a noi, sono quelli a tema fantascientifico, come: Il pianeta delle scimmie (1968) di Franklin J. Schaffner e 2022: i sopravvissuti (1973) di Richard Fleischer.

Sempre durante gli anni ’70, Heston, interpetra il ruolo di Marco Antonio in un’opera shakespeariana: 23 pugnali per Cesare di Stuart Burge. Nel 1971 debuttò, invece, come regista realizzando: All’ombra delle piramidi, un adattamento di Antonio e Cleopatra, che aveva già rappresentato in teatro nei primi anni della sua carriera.

Oltre alla direzione, interpretò per l’ennesima volta Marco Antonio.


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La fase finale della sua carriera

Dopo il film I tre moschettieri (1973) di Richard Lester, Heston iniziò a comparire in molti altri film ma con ruoli secondari o con semplici camei ma la sua popolarità non diminuì: grazie alla sua particolare voce, fu scelto anche come narratore di diversi film, produsse e partecipò a numerosi film per la televisione, prese anche parte in un cameo del remake del Pianeta delle scimmie di Tim Burton, con il ruolo di una scimmia anziana.

Sempre nel 2001, dopo il film di Tim Burton, apparve anche nel film The Order con il celebre Jean-Claude Van Damme.

Curiosità e la morte

Charlton Heston, dopo una lunga carriera di indiscutibili successi, morì il 5 aprile del 2008, all’età di 84 anni, nella sua casa a Beverly Hills in California.

Solo pochi anni prima, nel 2002 circa, all’attore gli fu diagnosticata la malattia dell’Alzheimer, ma questo non gli impedì di recitare in un ultimo film: My Father (2003) di Egidio Eronico, nel ruolo del nazista Josef Mengele.

Per un breve periodo ricoprì anche un ruolo in politica, con un orientamento progressista.

In seguito dimostrerà un grande avvicinamento alla destra, ricoprendo la carica di presidente della National Rifle Association, venendo anche eletto nel consiglio di amministrazione della stessa.

Nello stesso anno il Presidente George Bush gli assegnò la Medaglia presidenziale della libertà.

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