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Chi è Aracy de Carvalho: la vera storia della protagonista di Passaporto per la libertà

La vera storia della donna che ha ispirato la miniserie Passaporto per la libertà, in onda su Canale 5

A partire dal 24 novembre va in onda su Canale 5 Passaporto per la libertà, nuova miniserie di produzione brasiliana con protagonista Aracy de Carvalho, soprannominata l’Angelo di Amburgo per aver salvato centinaia di ebrei dall’Olocausto. Scopriamo chi è Aracy de Carvalho e la vera storia dietro la fiction.

Chi è Aracy de Carvalho: protagonista di Passaporto per la libertà

Passaporto per la libertà racconta la straordinaria storia della brasiliana Aracy de Carvalho che ha rischiato la propria vita per salvare centinaia di ebrei nella Germania nazista, dove lavorava presso il consolato brasiliano ad Amburgo.  Araci de Carvalho nasce  nel 1908 a Rio Negro (Paraná), dalla madre Sidonie Moebius de Carvalho, donna tedesca originaria dell’Alta Sassonia, e dal padre Amadeu Anselmo de Carvalho, un mercante portoghese-brasiliano.

Aracy parla tedesco, inglese, francese e portoghese. Si trasferisce a San Paolo, dove vive con il primo marito, il tedesco Johannes Edward Ludwig Tess, e il loro bambino, Eduardo Carvalho Tess. Nel 1935 i due si separarono e il divorzio viene formalizzato in Messico, poiché in Brasile non era ancora possibile divorziare.

L’arrivo in Germania e la sfida la nazismo

Un anno dopo la separazione dal primo marito, nel 1936 Aracy si trasferisce in Germania per lavorare al consolato brasiliano ad Amburgo dove viene nominata responsabile della Sezione Passaporti. Qui, nella Germania nazista ha vissuto in prima persona il dramma della persecuzione degli ebrei.

Comincia ad aiutare gli ebrei durante la Notte dei cristalli, il 9 novembre 1938, distribuendo loro visti per il Brasile senza la “J” rossa che li identificava come tali. La donna non solo va contro le leggi naziste ma sfida anche quelle del suo Paese. Infatti il leader brasiliano Getulio Vargas, proibiva l’emigrazione degli ebrei provenienti da suolo tedesco, questo perché i due Paesi erano alleati. Non potendo godere dell’immunità diplomatica Aracy ha rischiato seriamente la vita: se fosse stata scoperta l’avrebbero condannata a morte.

Nel 1938 incontra il collega diplomatico João Guimarães Rosa, che sarebbe poi diventato il suo secondo marito e uno dei più importanti scrittori brasiliani. Con il suo aiuto intensificò l’attività umanitaria, salvando dalla prigionia e dalla morte un gran numero di ebrei. Fu in stretti rapporti con attivisti clandestini in Germania e concesse i visti persino agli ebrei in possesso di passaporti falsi.

Giusto tra le Nazioni

Aracy de Carvalho rimase in Germania fino al 1942, quando il Brasile interruppe i rapporti coi nazisti e si unì alle forze alleate. Per aver salvato eroicamente numerosi ebrei, nel 1982 ha ricevuto il titolo di Giusto tra le Nazioni, assegnato a chi durante la Seconda Guerra Mondiale si è impegnato per salvare la vita degli ebrei. per le sue gesta è stata soprannominata l’Angelo di Amburgo.

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Muore il 28 febbraio 2011 all’età di 102 anni, nella sua casa di San Paolo. Da anni era affetta dalla malattia di Alzheimer. È sepolta accanto al marito, nel Mausoleo dell’Accademia Brasiliana di Lettere al Cimitero di San Giovanni Battista a Rio de Janeiro.

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