Cronaca

Chi è Jonathan Galindo: il “gioco” che potrebbe aver spinto al suicidio un bambino di 11 anni

Chi è Jonathan Galindo. È questa la domanda che in molti si stanno ponendo in queste ore dopo la notizia del suicidio di un bambino di 11 anni avvenuto a Napoli. Si tratta di un fenomeno particolarmente conosciuto negli Stati Uniti d’America ma che in passato si è diffuso anche in Europa. Si tratta di un “gioco” pericoloso che ricorda la Blue Whale di qualche anno fa che ha fatto molte vittime nel mondo.

Chi è Jonathan Galindo, storia e identità

Una faccia da pupazzo che ricorda Pippo della Disney ma con una espressione assai più terrificante. Una sorta di gioco, una gara fatta di livelli che spingerebbe i più giovani a togliersi la vita. Il bambino che si è suicidato a Napoli ha lasciato ai genitori un biglietto di addio, in cui si scusava ma diceva loro che doveva andare a prendere l’uomo con il cappuccio.


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Riferimenti a questa challenge sono presenti nelle chat degli amici e dei compagni di scuola. Gli inquirenti sono al lavoro per capire se appunto possono esserci collegamenti tra la tragedia di Napoli e la storia di Jonathan Galindo. 

Come funziona il gioco di Jonathan Halindo

La sfida, partita dagli Usa ma arrivata anche in Europa, consiste in una serie di prove alle quali devono sottoporsi i giovani “scelti” via social network.  Tra le prove ci sono anche incisioni sulla pancia con una lama affilata.

Il significato della maschera di Jonathan Galindo

Tutto è partito da Samuel Catnipnik, un produttore di effetti speciali cinematografici che nel 2012 ha realizzato questa particolare maschera, come lui stesso ha ammesso per scherzo. Come spiegato da Bufale.net, si è trattato di uno dei suoi primi tentativi di realizzazione di effetti speciali tramite il make up.



 

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