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L’1 settembre 1922 nasceva Vittorio Gassman: la storia di uno dei piĆ¹ grandi attori italiani di sempre

Chi era Vittorio Gassman: la storia di uno dei piĆ¹ grandi attori italiani Alberto Sordi,Ā Ugo Tognazzi,Ā Nino ManfrediĀ eĀ Marcello Mastroianni

Vittorio Gassman, all’anagrafeĀ Vittorio GassmannĀ (Genova,Ā 1Āŗ settembreĀ 1922Ā ā€“Ā Roma,Ā 29 giugnoĀ 2000), ĆØ stato unĀ attore,Ā regista,Ā sceneggiatore,Ā scrittore,Ā doppiatoreĀ eĀ conduttore televisivoĀ italiano, attivo in campoĀ teatrale,Ā cinematograficoĀ eĀ televisivo.

SoprannominatoĀ il MattatoreĀ (dall’omonimo spettacolo televisivoĀ da lui condotto nel 1959), ĆØ considerato uno dei migliori e piĆ¹ rappresentativi attori italiani, ricordato per l’assoluta professionalitĆ  (al limite del maniacale), per la versatilitĆ  e per il magnetismo. Artista con profonde radici nel mondo del teatro piĆ¹ impegnato, fu fondatore e direttore delĀ Teatro d’arte Italiano. La lunga carriera in Italia e all’estero comprende produzioni importanti, cosƬ come dozzine diĀ divertissementĀ che gli diedero una vasta popolaritĆ .


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Chi era Vittorio Gassman: la storia di uno dei piĆ¹ grandi attori italiani

ConĀ Alberto Sordi,Ā Ugo Tognazzi,Ā Nino ManfrediĀ eĀ Marcello Mastroianni, Gassman ĆØ ritenuto uno dei piĆ¹ grandi interpreti dellaĀ commedia all’italiana.Ā Nacque nell’attuale quartiereĀ genoveseĀ diĀ Struppa, all’epoca comune autonomo, il 1Āŗ settembre 1922, figlio di Heinrich Gassmann, un ingegnere civileĀ tedescoĀ diĀ Karlsruhe, e di Luisa Ambron, nata aĀ PisaĀ e diĀ religione ebraica. All’etĆ  di 5 anni visse un anno aĀ Palmi, inĀ provincia di Reggio Calabria, dove il padre era impegnato nella costruzione del nuovo quartiere abitativo “Ferrobeton. Gassman raccontĆ² spesso di ricordi legati a quella breve esperienza vissuta nella cittadinaĀ calabreseĀ e di come vi rimase legato, tanto da citarla nel filmĀ Il mattatoreĀ (1960) diĀ Dino Risi.

Nonostante i suoi successi cinematografici, Gassman non abbandonĆ² mai il teatro. Nell’ultima parte della sua carriera aggiunse laĀ poesiaĀ al suo repertorio, aiutando a far conoscere in Italia alcune opere straniere.

Vero perfezionista, aveva in odio la dizione imperfetta o le inflessioni dialettali, pur essendo in grado di rendere perfettamente, quando richiesto, la maggior parte dei dialetti italiani. In modo abbastanza coraggioso, accettĆ² la sfida di dirigere l’Adelchi, una delle opere meno note e meno “facili” diĀ Alessandro Manzoni. La tournĆ©e di questo spettacolo raccolse mezzo milione di spettatori, attraversando l’Italia con il suoĀ Teatro Popolare ItineranteĀ (una nuova edizione del famosoĀ Carro di Tespi).

Le sue produzioni teatrali comprendono molti dei piĆ¹ famosi autori delĀ XX secolo, oltre a frequenti ritorni ai classici come Shakespeare,Ā DostoevskijĀ e i grandi drammaturghi greci.

FondĆ² inoltre una scuola di teatro aĀ Firenze, quellaĀ Bottega TeatraleĀ che diresse personalmente dal 1979 al 1991 e che ĆØ stata una protagonista del mondoĀ culturale fiorentino, richiamando aĀ FirenzeĀ moltissimi dei nomi piĆ¹ noti del teatro e del cinema italiano e mondiale: daĀ Giorgio AlbertazziĀ (per molti anni vicedirettore) aĀ Orazio Costa, daĀ Adolfo CeliĀ aĀ Anthony Quinn, daĀ Antonella DavisoĀ aĀ Ettore Scola, daĀ Yves LebretonĀ aĀ Siro Ferrone, solo per ricordarne alcuni.

Vittorio Gassman ebbe tre mogliĀ e tre compagne importanti, sempre colleghe attrici:

  • Nora RicciĀ (figlia diĀ Renzo RicciĀ eĀ Margherita Bagni), prima moglie, dalla quale ebbe la primogenitaĀ Paola, attrice ella stessa e poi moglie diĀ Ugo Pagliai; matrimonio in seguito annullato dallaĀ Sacra Rota;
  • Shelley Winters, seconda moglie, dalla quale ebbe la seconda figlia Vittoria (Tori),Ā poi medicoĀ geriatra, sempre vissuta negliĀ Stati Uniti d’America;
  • Juliette Mayniel, importante compagna mai sposata, che gli diedeĀ Alessandro, anch’egli attore e regista;
  • Diletta D’Andrea, terza moglie fino alla fine, dalla quale nacqueĀ Jacopo, poi regista; fu praticamente un secondo padre perĀ Emanuele Salce, figlio di Diletta e del suo primo marito, il registaĀ Luciano Salce;
  • Ebbe inoltre una lunga e tumultuosa relazione conĀ Anna Maria FerreroĀ tra il 1953 e il 1960, periodo nel quale i due avevano fatto spessissimo coppia anche nel lavoro;
  • dal 1961 al 1963 fu legato all’attrice daneseĀ Annette StrĆøyberg.

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Venne talvolta criticato a causa della sua vita privata: la sua disinvolta libertĆ  nelle storie d’amore, nei matrimoni e nelle convivenze, condita da un annullamento presso la Sacra Rota, da un divorzio negli Stati Uniti d’America e da un figlio extramatrimoniale (Alessandro), suscitĆ² scandalo negli anni Cinquanta e Sessanta; cosƬ come il suo inizialeĀ ateismo, che in seguito lasciĆ² il posto a una fede molto personale. Nel profondo era un’anima pensosa e tormentata, la razionalitĆ  di base opposta ai richiami dell’infinito. Resta significativo, e simpatico, un suo Ā«dibattitoĀ» con Alberto Sordi sui temi dell’esistenza e della religione: a Gassman che onestamente esternava i dubbi del pensante, Sordi con romanesca concretezza replicĆ² invece: Ā«A Vitto’, io ce credo. Hai visto mai?Ā». Gassman inoltre espresse spesso commenti schietti e poco convenzionali, in qualche caso con il chiaro intento di sferzare le posizioni moderate, guadagnandosi cosƬ vari nemici nel mondo dello spettacolo e della cultura.

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