Cronaca

Caccia ai due detenuti evasi dal carcere di Trani: uno uccise un uomo a 16 anni, l’altro è un rapinatore seriale

Ecco chi sono Daniele Arciuli e Giuseppe Antonio De Noja, i due detenuti evasi dal carcere di Trani il 26 agosto

Chi sono i due detenuti evasi dal carcere di Trani? Si chiamano Daniele Arciuli e Giuseppe Antonio De Noja i due detenuti che nel pomeriggio di ieri, giovedì 26 agosto, sono scappati dal carcere di Trani, in Puglia, come reso noto dai sindacati.

“Nonostante uno fosse ristretto per omicidio e l’altro per rapina e droga – spiega Federico Pilagatti del Sappe – giravano liberamente per il carcere grazie alla scellerata vigilanza dinamica imposta anni fa dal Dap. Il muro di cinta era sguarnito e il poliziotto della sala regia ha dato subito l’allarme quando i due hanno scavalcato il muro”.

Ecco chi sono i due detenuti evasi dal carcere di Trani

Daniele Arciuli, di 22 anni, era in carcere per l’omicidio di Gaetano Spera, 22 anni, ucciso il 25 marzo 2015 nella villa comunale di Giovinazzo. All’epoca Arciuli era minorenne, fu arrestato con l’accusa di essere co-autore del delitto il 30 luglio 2015, quando aveva 16 anni, e fu condannato dal tribunale minorile con fine pena nel novembre 2024. Spera fu assassinato nell’ambito di un regolamento di conti legato al controllo delle attività di pesca nelle acque antistanti i litorali di Giovinazzo e Bari-Santo Spirito.

Giuseppe Antonio De Noja, rapinatore seriale, era in carcere dal 2017 con il fratello Giovanni, anche questi detenuto a Trani, per 7 rapine compiute ai danni di gestori di distributori di carburante nei rioni baresi di Palese e Santo Spirito e di Bitonto (Bari).

L’evasione

Questa di Trani, come quella di Pescara di qualche giorno fa, è una evasione annunciata, frutto della superficialità con cui sono state trattate e gestite le molte denunce fatte dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria sulle condizioni di sicurezza dell’istituto”, ha detto il segretario generale del Sappe, Donato Capece, commentando l’evasione di due detenuti dal carcere di Trani.

Di “clamorosa beffa” parla Domenico Mastrulli, segretario del sindacato Cosp, evidenziando che “a Trani non accadeva una evasione dal 1970” e chiedendo “l’intervento della ministra Cartabia perché si risolva il problema della carenza di organico, con circa 200 agenti di polizia penitenziaria per una popolazione detenuta di quasi 350 uomini”.

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