Nuove acquisizioni della Guardia di Finanza anche sul caso dei biscotti Oreo di Chiara Ferragni. Nuovo blitz oggi, 21 febbraio, nelle sedi Oreo, Dolci Preziosi e Trudy e nelle società della nota influencer coinvolte nell’indagine per truffa aggravata.
Chiara Ferragni, nuove acquisizioni nel caso Oreo
La Guardia di finanza nella giornata odierna, 21 febbraio, ha eseguito una serie di acquisizioni nelle sedi di Oreo, Dolci Preziosi e Trudy e nelle società di Chiara Ferragni coinvolte nell’indagine per truffa. L’attività, che si è svolta con la piena collaborazione delle parti, ha permesso di acquisire mail e documenti che dovranno essere valutati attentamente prima di passare agli interrogatori.
L’inchiesta
Lo scorso 18 gennaio il Codacons aveva chiesto di indagare anche sulla collaborazione ‘Oreo’ in cui l’influencer aveva pubblicizzato la creazione di una capsule collection (linea di abbigliamento in edizione limitata ritraente il biscotto Oreo) a marchio Oreo by Chiara Ferragni. Il ricavato delle vendite sarebbe andato in beneficenza per iniziative contro il covid. La società Mondelez Italia, titolare del marchio Oreo, aveva subito preso le distanze spiegando che la Ferragni aveva deciso “autonomamente, al di fuori dell’accordo commerciale in essere, di donare in beneficenza l’ammontare derivante dai proventi della vendita della parte della capsule collection nella sua disponibilità. Venuti a conoscenza della sua decisione di procedere in tal senso, anche Oreo ha deciso di effettuare una donazione allo stesso ente (Cesvi a favore dell’emergenza Coronavirus)”. Ma ora la Procura vuole fare chiarezza. Si indaga anche sulle operazioni di beneficenza in collaborazione con la Balocco, le uova pasquali Dolci Preziosi e la bambola Trudi.