Cronaca

Christine Lagarde: “Dalla variante Omicron rischi sul 2022, ma siamo più attrezzati di prima”

La presidente della Bce è stata ospite di Fabio Fazio questa sera a "Che tempo che fa"

Christine Lagarde, presidente della Bce, è stata ospite di Fabio Fazio questa sera a “Che tempo che fa“. Nel corso dell’intervista Lagarde ha detto che è chiaro che “un eventuale aumento forte dei contagi, per esempio legato all’ultima variante Omicron del Covid 19, possa influenzare negativamente l’andamento dell’economia”. E questo ormai più per quanto riguarda il 2022 che il 2021, ma ora rispetto al passato “abbiamo più strumenti per combattere il nemico“, dai vaccini alla conoscenza medica fino alla consapevolezza “individuale di mettere in atto misure di difesa dal virus“.

Christine Lagarde ospite a Che Tempo che Fa

L’impegno assunto durante la presidenza italiana del G20 di vaccinare il 70% della popolazione mondiale entro il 2022 va monitorato e portato a termine“, ha detto ancora Lagarde. E ha aggiunto: “La pandemia di Covid-19 ci ha mostrato che il virus non conosce frontiere e quindi non saremo protetti finché non saremmo tutti vaccinati. Bisogna favorire una logistica e bisogna fare in modo che i vaccini arrivino in questi Paesi. E bisogna andare oltre: in questi Paesi bisogna creare dei centri di analisi per monitorare l’evoluzione del virus“.

Risposta Italia a crisi, molto forte

Ogni tanto ci sono buone notizie. Penso che i risultati economici che possiamo osservare ora sono eloquenti. L’Italia ha superato bene la pandemia, eppure è stato un paese molto colpito con una contrazione del 9%, oggi invece l’economia italiana cresce del 6%. Si parla di un 6,5-6,6%. E’ una risposta molto forte alla crisi. Le riforme che sono state decise e che poi bisognerà applicare sono tali da convincere le agenzie di rating sul fatto che l’Italia abbia preso la strada giusta“.

Next Generation Eu, segnale incredibile a livello europeo

Next Generation Eu è stato un segnale incredibile a livello europeo ed è stata la volontà di ricompensare i sacrifici e le sofferenze di tutti i Paesi attraverso una generosità collettiva. Tutti gli europei, italiani compresi, hanno una responsabilità grandissima, quella di portare a termine questo piano con delle riforme, degli investimenti, investendo nel green e nel digitale, per dimostrare a quanti fossero cinici o scettici cosa sono ancora in grado di realizzare gli europei tutti insieme“.

Bielorussia e solidarietà alla Polonia

Lo zoccolo duro dell’Europa è fatto di principi fondamentali in materia di democrazia e di diritti umani. Questo deve prevalere rispetto agli egoismi o rispetto agli stratagemmi adottati da alcuni per far prevalere delle posizioni politiche particolari. Spero che gli europei insieme saranno in grado di dare una risposta e di dimostrare che la solidarietà con la Polonia sia possibile“.

Fonte: Rainews

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