Inchiesta sul cimitero di Sezze, l’ex custode, Fausto Castaldi, è indagato per soppressione di cadavere. Nel cimitero, finito sotto indagine per il business di loculi, rivendita dei fiori per i defunti e spostamento delle salme senza autorizzazione, è emersa una nuova accusa nei confronti del custode.
Inchiesta sul cimitero di Sezze: spuntano nuove accuse per l’ex custode
Come riporta LatinaToday il giudice delle indagini preliminari del Tribunale ha infatti rigettato la richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero e ha disposto ulteriori accertamenti sulla vicenda della salma scomparsa dal cimitero, dov’è stato trovato un ossario abusivo, con casse e resti di salme, feretri in legno e zinco, cumuli di ossa e e altro materiale utilizzato per la sepoltura. I cari del defunto infatti non avendo più notizie su dove si trovasse si sono rivolti alle forze dell’ordine e hanno sporto denuncia e il giudice ha iscritto Castaldi nel registro degli indagati.
Un parente che si è recato al loculo dove la salma si trovava tumulata e si è accorto che al suo posto c’era un’altra persona. Recatosi negli uffici non gli è stata data alcuna informazione per poi venire a conoscenza che il defunto era stato spostato e messo in una cassettina per un presunto cedimento della cappella.
L’inchiesta Omnia 2 sul cimitero di Sezze
L’inchiesta Omnia 2 nell’ambito della vicenda al cimitero di Sezze vede coinvolte undici persone sulle quali pendono a vario titolo le accuse di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, in concorso e continuato, induzione indebita a dare o promettere utilità, distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere, in concorso e continuato, peculato continuato, concussione in concorso, tentativo di minaccia o violenza in concorso per costringere a commettere un reato, esecuzione di lavori in assenza del titolo abilitativo e in violazione del regolamento di polizia mortuaria.