Cronaca

Allarme cinghiali infetti: diversi casi di animali positivi alla trichinellosi

Allarme cinghiali infetti: diversi casi di animali positivi alla trichinellosi in tutta talia. Attenzione al consumo e al commercio di questo tipo di selvaggina.

Trichinellosi nei cinghiali: allarme in Italia

Nelle ultime settimane diversi casi di trinchinosi sono stati riscontrati sui cinghiali abbattuti in Lazio, Molise e alcuni giorni fa in Sardegna in territorio di Oliena. Vista la rapida diffusione in diverse regioni italiane, è necessario che tutti i cinghiali abbattuti vengano sottoposti ad analisi, ponendo la massima attenzione nella fase di eviscerazione e prelievo dei campioni da analizzare.

I rischi

Il rischio è che può accadere che la selvaggina catturata può essere consumata al livello domestico oppure venduta a ristoranti e macellerie per la preparazione di pietanze tipiche locali.

Il caso

Uno degli ultimi  casi riguarda un cinghiale ucciso nel territorio di Atina, risultato positivo alla Trichinella. L’esemplare infetto era stato ucciso durante una battuta di caccia, gli ivestigatori si erano messi a lavoro per verificare se la carne fosse stata venduta a qualche ristorante o negozio della zona, o magari ceduta a qualche conoscente dei cacciatori responsabili dell’abbattimento dell’animale.

Cos’è la Trichinella

La trichinellosi è una zoonosi causata dall’ingestione di carne cruda o poco cotta derivante da suini, cinghiali ed equini e contenente larve di nematodi del genere Trichinella.

Le conseguenze per l’uomo

La gravità dell’infezione è dovuta principalmente alla dose di larve infettanti ingerite e può variare da forme benigne a forme gravi che, in seguito a complicazioni cardiocircolatorie, respiratorie e/o neurologiche, possono portare al decesso del paziente. Generalmente la malattia ha un carattere epidemico in quanto più soggetti consumano le carni infette.

 

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