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Coca Cola investe sulla Campania: 31 milioni e 1.200 posti di lavoro

Coca Cola rinnova gli investimenti in Campania, cuore produttivo di Coca-Cola nella produzione al Sud Italia

Coca Cola rinnova il suo investimento in Campania, confermandosi la prima realtà nel settore delle bibite e delle bevande per impatto economico ed occupazionale anche nel 2020: sommando stipendi, contratti di forniture, imposte e contributi fiscali versati, sono oltre 870 milioni di euro (pari allo 0,05% del Pil nazionale) le risorse generate in Italia e destinate alle famiglie, alle imprese e allo Stato, ed oltre 22.000 i posti di lavoro creati direttamente e attraverso il suo indotto. Mentre sono in totale oltre 50.000 le persone che dipendono dai redditi di lavoro generati (direttamente ed indirettamente) da Coca-Cola.

Coca Cola Campania: i nuovi investimenti

È quanto emerge dallo studio realizzato da Sda Bocconi School of Management che ha analizzato l’impatto socio-economico di Coca-Cola Italia, Coca-Cola HBC Italia e Sibeg. La pandemia da Covid-19 ha avuto un forte impatto economico su ogni anello della filiera legata al settore, con una contrazione delle risorse di Coca-Cola destinate alle imprese (122,4 milioni di euro) e allo Stato (circa 37,5 milioni di euro) oltre ad una perdita di 6.100 lavoratori indiretti, esterni e temporanei. Nonostante questo, Coca-Cola ha distribuito 2,8 milioni di euro di risorse aggiuntive alle famiglie ed ha reinvestito oltre 2,5 milioni di euro nel canale Horeca, attraverso politiche commerciali, fiscali e attività di comunicazione dedicate.

Gli investimenti

Dallo studio emerge inoltre che se la presenza di Coca-Cola venisse meno, oltre ad azzerare l’impatto economico su scala nazionale, ci sarebbero importanti conseguenze a livello occupazionale, soprattutto in quelle Regioni dove sono presenti uffici e stabilimenti delle tre società: la crescita del numero di disoccupati registrerebbe infatti +1,2% in Piemonte, +5,3% in Lombardia, +1,7% in Veneto, +1,8% in Abruzzo, +0,3% in Campania, +1,2% in Basilicata e +0,3% in Sicilia

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