Economia

Codice LEI per chi è obbligatorio?

Nel mondo finanziario qualsiasi entità legale che vuole partecipare in transazioni legali, come l’acquisto o vendita di azioni, obbligazioni o titoli di stato, in Italia è obbligata dal gennaio 2018 a registrarsi per ottenere il proprio codice LEI (Legal Entity Identifier), ovvero codice identificativo della persona giuridica.

Il codice LEI è composto da 20 caratteri alfanumerici e segue lo standard ISO 17442 che determina gli elementi minimi per identificare una entità legale (al momento sono più di 100 normative) che include ma non limita tutti gli enti che entrano a far parte di un contratto legale per transazioni finanziarie ma che esclude le persone fisiche.

 

Storia

Prima del 2012 non esisteva un codice LEI, ogni paese infatti usava un proprio sistema di identificazione e propri codici per tracciare le transazioni finanziarie.

Durante il periodo di crisi 2007-2008 qualcuno si è accorto che era molto difficile o quasi impossibile identificare ogni persona giuridica che prendesse parte alla compravendita di strumenti finanziari e soprattutto le transazioni in sé, nell’esempio del crollo della Lehman Brothers, le indagini hanno portato a galla quanto fosse indispensabile un sistema internazionale di tracciabilità e identificazione all’interno del mercato globale.

 

Nel 2011 durante il G20 per rispondere a questa necessità, la Financial Stability Board si incarica di gettare le basi per creare un quadro normativo che supporti il LEI e di stabilire un organismo competente al rilascio del codice.

In Italia viene rilasciato il Decreto Legislativo del 3 agosto 2017 n.129 che introduce nuovi obblighi legali per chiunque decida di operare nei mercati finanziari e dalla quale derivano:

 

  • MiFID – Markets in Financial Instruments Directive
  • MiFIR – Markets in Financial Instruments Regulations

 

LOU (Local Operating Unit)

Una LOU è un’organizzazione che si occupa di controllare a livello nazionale la veridicità delle informazioni consegnate durante l’iscrizione e rilasciare il codice LEI all’ente che ne fa richiesta, attualmente ne esistono 31 attive in tutto il mondo.

Le LOU possono offrire diversi servizi, prezzi e tempi di rilascio del codice ma rimangono il punto di riferimento per le enti finanziari che fanno parte o vogliono entrare a far parte del mercato globale.

Il codice LEI ha la durata minima di un anno per 59 Euro, oppure di 150 Euro per tre anni o 225 Euro per cinque anni per chi fa la richiesta attraverso registrolei.it. Si può rinnovare prima della scadenza e non oltre i 30 giorni successivi per non essere obbligati ad un nuovo rilascio.

 

Le LOU a loro volta vengono autorizzate dalla GLEIF (Global LEI Foundation) che regola e monitora la qualità e integrità dei dati forniti nel sistema LEI.

Per chi è obbligatorio?

Il codice LEI è obbligatorio per chi possiede un conto gestito da intermediari finanziari, nello specifico l’iscrizione al registro del codice LEI è obbligatorio per:

 

  • Imprese
  • Fondi pensionistici
  • Filiali di società all’estero
  • Fondi di investimento
  • Qualsiasi ente con obbligo di reporting quali associazioni, fondazioni e la Pubblica Amministrazione

 

Contenuto del codice LEI

Il codice LEI è strutturato in 4 parti:

  • 1-4: Prefisso utilizzato per garantire l’univocità dei codici rilasciati dalle LOU;
  • 5-6: Caratteri riservati (settati a 0);
  • 7-18: 12 caratteri assegnati dalle Unità Operative Locali ai sensi di politiche di attribuzione solide, trasparenti e affidabili al soggetto richiedente;
  • 19-20: 2 cifre di controllo (check digit) descritte nello standard ISO 17442.

I dati di riferimento contenuti all’interno del codice LEI sono di due livelli:

  • I dati di “Livello 1” e rispondono alla domanda “chi è chi?” e contengono semplici informazioni basiche come la ragione sociale, sede principale, numero di registrazione, etc… esattamente come se fosse un biglietto da visita
  • I dati di “Livello 2” rispondono alla domanda “chi possiede chi?” e contengono informazioni sulla struttura di titolarità

Questo archivio contribuisce alla riduzione di frodi ed irregolarità nel sistema finanziario internazionale, oltre a rendere la raccolta di questi dati accessibile e consultabile pubblicamente.

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