Cronaca

Consulta: “Il cognome solo del padre è un retaggio patriarcale, stop alla disparità”

Cognome del padre ai figli, si oppone la Corte Costituzionale: "È un retaggio patriarcale, stop alla disparità"

Potrebbe cambiare la regola che prevede l’assegnazione del cognome del padre ai figli. Un sistema, quello attuale, che la Consulta considera “il retaggio di una concezione patriarcale della famiglia” e di “una tramontata potestà maritale, non più coerente con il valore costituzionale dell’uguaglianza tra uomo e donna”.

Cognome del padre ai figli, la Consulta si oppone

Lo sottolinea la Consulta nell’ordinanza con cui ha sollevato la questione sulla legittimità costituzionale dell’articolo 262 del Codice civile, che stabilisce l’assegnazione ai figli del solo cognome paterno. In Italia il cognome viene assegnato al momento della dichiarazione di nascita per l’iscrizione del nuovo nato nel registro comunale dello stato civile.

Come viene scelto il cognome dei figli in Italia

Se il neonato è figlio di una donna sposata prenderà sempre il cognome del marito, seguito da quello materno solo se anche il padre è d’accordo; nel caso la donna non sia sposata se il figlio viene riconosciuto dal padre al momento della nascita, prenderà il cognome del padre, seguito da quello materno se entrambi i genitori sono d’accordo. Se la filiazione nei confronti del padre è stata accertata o riconosciuta in tempi successivi al riconoscimento da parte della madre, il figlio può assumere il cognome del padre aggiungendolo o sostituendolo a quello della madre.

Nonostante non esista una norma esplicita per l’attribuzione del cognome paterno, la Corte Costituzionale ha chiarito che “La norma relativa all’assunzione del cognome paterno da parte del figlio legittimo, ad avviso del predetto collegio, è chiaramente desumibile dal sistema, in quanto presupposta da una serie di disposizioni regolatrici di fattispecie diverse”.

Nel 2014 la Corte di Strasburgo aveva condannato l’Italia per violazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e nel novembre 2016 la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della norma laddove “prevede l’automatica attribuzione del cognome paterno al figlio legittimo, in presenza di una diversa volontà dei genitori”.

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