CuriositĆ 

I cognomi piĆ¹ diffusi in Campania e le loro origini, ecco quali sono

Le caratteristiche e la diffusione dei cognomi in Campania

Quali sono i cognomi piĆ¹ diffusi in Campania? Da dove derivano? Ecco la classifica di tutti iĀ  20 Cognomi campani piĆ¹ utilizzati e alcune curiositĆ .

I cognomi delle famiglie residenti in Campania hanno delle loro peculiaritĆ :Ā la maggior parte dei cognomi campani sono di forma singolare. Altra loro importante caratteristica ĆØ la presenza dei suffissi -iello, -uolo, -illo e -icchio, come pure della preposizione De che precede un prenome.

Il piĆ¹ diffuso ĆØ Esposito – concentrato soprattutto nella cittĆ  metropolitana di Napoli – che deriva dal latino expositus, ovvero “esposto”. Veniva assegnato ai neonati abbandonati alla nascita.

Il primo Esposito della storia, fu registrato presso l’Ospedale dell’Annunziata il 1Āŗ gennaio 1623. L’assegnazione di questo cognome avvenne fino ai primi dell’800, in epoca napoleonica, quando Gioacchino Murat, considerando quel cognome come un marchio infamante, diede disposizione che i bambini abbandonati non fossero piĆ¹ chiamati Esposito, ma che tutti quelli lasciati nella ruota in un certo giorno ricevessero un nome di fantasia.

Quali sono i cognomi piĆ¹ diffusi in Campania? Ecco la classifica

  1. Esposito (15.109)
  2. Russo (11.017)
  3. Romano (5.418)
  4. Coppola (4.559)
  5. De Rosa (3.858)
  6. Sorrentino (3.516)
  7. Giordano (3.401)
  8. De Luca (3.132)
  9. Ferrara (3.124)
  10. Ruggiero (2.880)
  11. Fusco (2.803)
  12. Marino (2.772)
  13. Napolitano (2.727)
  14. Gargiulo (2.687)
  15. Gallo (2.598)
  16. Izzo (2.488)
  17. Vitale (2.484)
  18. De Simone (2.423)
  19. Palumbo (2.415)
  20. Cirillo (2.323)

cognomi


L’origine dei cognomi in Campania

L’uso dei cognomi in Campania risale al periodo compreso tra il IV e il III secolo a.C., quando i suoi territori passarono sotto il dominio di Roma. Il cognomen romano entrĆ² in disuso dopo la caduta dell’Impero.

Il ritorno all’uso dei cognomi si verificĆ² nel X secolo, quando Napoli e tutta l’Italia meridionale passarono sotto il dominio normanno, ma riguardĆ² esclusivamente le famiglie nobili.

I cognomi formatisi in epoca normanna, generalmente traevano origine dal nome del capostipite; tra i cognomi sorti nel periodo normanno vi furono Amicone, Berardo, Borrello, Guarino, Lupis, Maio, Miranda, Ranieri, Troisi.

Dopo il XIII secolo, l’uso del cognome si diffuse anche tra gli strati meno abbienti della popolazione, in forte crescita, per poi divenire obbligatorio con il Concilio di Trento del 1564, al fine di evitare matrimoni tra consanguinei.


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Molti cognomi Campani derivano da soprannomi

Numerosi cognomi campani derivano da soprannomi dialettali legati a caratteristiche fisiche del capostipite, come: Capuozzo, Caputo, Caruso, Coppola, Cozzolino, Fusco, Gargiulo, Longo, Luongo, Palumbo, Picariello, Ruotolo, Russo, Varriale.

Tra i cognomi derivati da soprannomi legati a mestieri figurano invece: Abate (o Abbate), Castaldo, Iodice, Monaco, Pastore, Piscopo (o De Piscopo), Senatore.

Importante ĆØ anche la presenza di cognomi derivati da prenomi molti dei quali preceduti dalla preposizione De, come D’Angelo, De Filippo, De Luca, De Lucia, De Rosa, De Simone, De Stefano.

In Campania sono presenti anche cognomi di origine etnica come Formisano, Franzese, Greco, Napolitano, Sorrentino, o quelli derivati da toponimi, come Aiello e Ferrara.

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