Cronaca

Come festeggiare la Prima Comunione in tempo di Covid

Si avvicina il periodo della celebrazione del Sacramento che coinvolge i bambini di 9 e 10 anni. Come e dove organizzare il rinfresco, quanti invitati

Si avvicina il periodo della prima comunione per tanti ragazzini che riceveranno per la prima volta il sacramento. Come festeggiare in tempo di Covid, tra Dpcm e nuove regole, chi invitare, dove andare? Ecco le ultime notizie dopo il Dpcm di Draghi. Lo scorso anno, le celebrazioni religiose sono state cancellate. I più fortunati, dopo aver rinviato, hanno potuto festeggiare in autunno, seppure con un numero ridotto di invitati.

Ma cosa si può fare adesso? Come prevede l’ultimo Dpcm e come si può organizzare in vista della primavera, quando tradizionalmente si celebrano le Comunioni? È bene pensare a ricevimenti con tamponi e test, come per i matrimoni?

Comunioni: si possono celebrare tra Dpcm e Covid?

Con l’aumento delle zone rosse e arancioni in tutta Italia, pensare a grandi festeggiamenti per i riti religiosi è impensabile, ma non è impossibile organizzare la celebrazione del Sacramento. Le chiese, infatti, rimangono aperte e i riti religiosi possono svolgersi in forma privata, nel rispetto del numero indicato dal rappresentante legale dell’ente sul territorio.

Possono essere ammessi familiari (o amici) in numero limitato a seconda della capacità della chiesa. Per esempio, per molte delle Comunioni in programma in primavera i bambini sono stati suddivisi in gruppi di 4 o 5, in modo da assicurare sempre il distanziamento. Durante la cerimonia, infatti, è obbligatorio mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro tra non conviventi e indossare la mascherina. Per questo le chiese, come altri luoghi pubblici, prevedono un certo numero di posti liberi tra una seduta e l’altra.

I locali, inoltre, devono essere igienizzati con frequenza e tra una Messa e l’altra, e devono essere messi a disposizione dispenser di gel all’interno della chiesa.

Prima Comunione: come si può festeggiare?

Diverso è il discorso, una volta terminata la funzione religiosa. Se per i matrimoni è possibile optare per location speciali, che garantiscano il distanziamento, non è così semplice organizzare un pranzo con i familiari per una più semplice prima Comunione. Si può però fare affidamento su un fotografo, perché immortali i momenti più significativi della giornata, in modo da realizzare un album da mostrare a chi non potesse intervenire all’evento. Nella maggior parte dei casi, ne viene ammesso uno solo per ciascuna celebrazione, che può prestare servizio per tutte le famiglie interessate.

Dove organizzare il rinfresco della Comunione

Più difficile è l’organizzazione di un eventuale rinfresco. Non è possibile, per esempio, organizzare pranzi o cene nei ristoranti: in zona rossa e arancione i locali, comprese cascine e agriturismi, sono chiusi; in zona gialla sono aperti solo a pranzo e con un massimo di 4 persone per tavolo se non conviventi. E’ sempre possibile l’asporto e la consegna a domicilio, ma bisogna ricordare che sono vietati ritrovi in casa. Nel nuovo Dpcm del Governo Draghi, sono cambiate le regole per le visite: in zona gialla si può andare dalle 5 alle 22 a casa di amici e parenti una sola volta al giorno, in massimo due persone alla volta conviventi (esclusi gli under 14, persone disabili o non autosufficienti conviventi), all’interno della regione di residenza; in zona arancione si può andare, ma rimanendo nel comune di residenza; in zona rossa le visite sono vietate.

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