CronacaCuriosità

Monarchia o Repubblica, come votarono gli italiani il 2 giugno del 1946?

Come votarono gli italiani nel referendum per scegliere tra Monarchia Repubblica? Il 2 giugno si festeggia quella data, quando gli italiani per la prima volta si ritrovarono a vivere l’esperienza di libere elezioni a suffragio universale maschile e femminile. Si andò alle urne domenica 2 giugno e lunedì 3 giugno per l’elezione di un’Assemblea Costituente, cui sarebbe stato affidato il compito di redigere la nuova carta costituzionale e nel contempo si tenne un referendum istituzionale per la scelta tra Monarchia e Repubblica che ottennero, rispettivamente, 10.719.284 e 12.717.923 di voti.

Come votarono gli italiani nel referendum tra Monarchia Repubblica

Gli aventi diritto nel 1946 erano 28 milioni e andarono alle urne quasi 25 milioni di persone come confermano i dati del Quirinale. Esisteva una spaccatura profonda, fortemente disegnata su basi geografiche, tra il Nord a maggioranza repubblicana ed il Sud a maggioranza monarchica,  nonostante che gli eventi dell’ultimo ventennio –  ed in particolare la sconfitta, il proclama di armistizio reso noto l’8 settembre 1943 dal Capo del Governo Pietro Badoglio, la fuga dalla Capitale dei vertici militari, dello stesso Badoglio, del Re Vittorio Emanuele III e di suo figlio Umberto, lo stato delle forze armate italiane lasciate allo sbando, la guerra civile che divideva l’Italia – avessero oramai reso improrogabile la scelta di una profonda cesura con il passato.

Un’Italia divisa

In Piemonte, nonostante il legame con i Savoia, la repubblica ottenne 1.250.070 voti, in Toscana 1.280.815. In Sicilia, al contrario, furono 1.301.200 i voti per la monarchia e 708.109 quelli per la Repubblica. In Campania, ancora, 1.427.038 quelli per la monarchia, 435.844 quelli per la Repubblica.

In virtù dei risultati ed esaurita la valutazione dei ricorsi, il 18 giugno 1946 la Corte di Cassazione proclamò in modo ufficiale la nascita della Repubblica Italiana.


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Paolo Siotto

Giornalista pubblicista dal 2015, collabora per l'Occhio da giugno 2019 dopo diverse esperienze con testate locali tra cui il quotidiano Metropolis. Redattore per Fantacalcio e Calciomercato.it, nel tempo libero ama dedicarsi alla buona musica.

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