Cronaca

Salmo: “Il mio live contro le regole patetiche imposte dallo Stato”

Il rapper spiega in una storia su Instagram le motivazioni che lo hanno spinto a improvvisare un concerto a Olbia

Non si placa la polemica sul concerto di Salmo a Olbia. Il rapper ha spiegato su Instagram le motivazioni che l’hanno spinto ad organizzare l’evento di venerdì scorso e risponde per le rime a Fedez, che lo ha accusato pesantemente nelle sue storie. Intanto la procura di Tempio di Pausania ha aperto un’inchiesta sull’accaduto.

Concerto di Salmo a Olbia: le spiegazioni del rapper sardo

Salmo ha spiegato  che tutto è stato organizzato “sotto falso nome“, sollevando da ogni responsabilità l’amministrazione comunale e che l’intento era protestare contro le limitazioni imposte ai live dallo Stato: “Perché dentro il concerto ti devi comportare in una certa maniera poi esci dal recinto e fai il ca… che ti pare. E allora non va bene. A me — ha aggiunto — non mi va di fare dei live in maniera molto triste e vedere le persone sedute, distanziate e con la mascherina. Io non ci sto. Ok? Ho fatto l’ipocrita e lo stro… lo so, però mi sono battuto per le mie idee, perché le regole non vanno bene“.

 

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“Quali regole ho infranto”

Ora sarò sincero con voi, ragazzi: sapevo benissimo di andare incontro ad una marea di merda ma non me ne fregava un ca… Ora che io abbia fatto una cazzata è discutibile, perché il live è stato fatto sotto una ruota panoramica, a dieci metri dal corso, dove, visto che è una zona turistica, ci saranno minimo diecimila persone al giorno in giro, tutte ammassate, senza mascherina, anche perché l’obbligo della mascherina in pubblico non c’è più. Se io fossi andato al corso e mi fossi affacciato a una finestra sarebbe stato uguale. Quindi quali sono le regole che ho infranto? Quali sarebbero le regole previste per un concerto all’aperto senza recinzione, senza ingressi, senza biglietti, accessibile a tutti, accanto al centro, in una zona turistica?” chiede il rapper.

La risposta colleghi artisti

Alcuni dei miei colleghi — prosegue poi — non l’hanno pensata come me, ovviamente ognuno è libero di esprimere la propria opinione. Ma sappiate che per voi è una sconfitta artistica. Perché questa cosa dovevate farla anche voi. Perché io mi sono battuto per cercare di andare contro delle regole ridicole. E questa cosa riguarda anche voi». Poi le nuove critiche a Fedez: «E invece voi ve ne state nelle vostre villette, a collezionare i vostri ca… di vestiti Versace e Gucci e a sbattervene le pa… E avete paura di perdere le cose. Rischiate ogni tanto nella vita, battetevi per qualcosa, se vi interessa la musica. Ma secondo me, sapete qual è il problema? È che della musica a voi non ve ne frega un ca… Non avete le palle per rischiare“, sentenzia Salmo.

L’attacco a Fedez

Fedez, non ho aderito alle tue iniziative seppur giuste perché mi stai sul ca…! E io questa cosa non te l’ho mai nascosta. Però penso tu sia un ottimo politico. Se bravissimo come politico ed è quello che devi fare. Te lo auguro. Ecco perché ti ho chiesto un consiglio su come organizzare la raccolta fondi per aiutare la Sardegna. Perché il quello tu sei bravissimo. Però, sono sincero, non volevo avere a che fare niente con te. Questa è la verità”, conclude Salmo, non prima di aver lanciato l’ultima frecciata sulle vacanze sarde di Fedez: “Buone vacanze e fai come se fossi a casa mia“.

Francesco De Gregori dalla parte di Salmo

A favore del rapper si è schierato, a sorpresa, Francesco De Gregori. “Su Salmo dobbiamo riflettere e non semplicemente condannare la sua trasgressione alle regole — scrive il cantautore sui social —. Io gli sono comunque grato per aver richiamato l’attenzione sul fatto che per una partita di calcio si possa stare in 15.000 in uno stadio mentre per i concerti all’aperto c’è un limite di 1000 persone sedute e distanziate. A che serve allora il green pass? Tutte le polemiche e tutta la fatica per ottenerlo? Questa limitazione è profondamente ingiusta e mortifica la nostra dignità professionale. Dimostra purtroppo ancora una volta che chi è chiamato a decidere non ha nessun rispetto e nessuna attenzione per la musica “leggera” e per il nostro pubblico“, aggiunge De Gregori.

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