Cronaca

Concorso scuola 2020, il Tar boccia Azzolina: “Prove per i malati covid”

Concorso scuola 2020, il Tar boccia il Ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina. Mancano le prove da remoto per le persone positive al covid

Concorso scuola 2020, il Tar boccia il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina. Mancano le prove da remoto per le persone positive al covid costrette ad un periodo di quarantena a casa.

Concorso scuola 2020, il Tar boccia Azzolina

“Mai e poi mai faremo prove suppletive. Alla vigilia del concorso straordinario per la scuola secondaria di primo e secondo grado furono queste le parole del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina. “Abbiamo un parere della Funzione pubblica che vale per tutti i concorsi della Pa – spiegò il ministro – quel parere non prevede prove suppletive perché si fa riferimento a dei principi ben precisi e vale per tutti i concorsi pubblici, compresa la scuola”. Parole queste di fatto annullate da una ordinanza del Tar del Lazio, terza sezione presieduta da Giuseppe Sapone, pubblicata il 20 novembre scorso.

Il caso

Come scrive anche “Il Mattino” una donna di 53 anni, positiva al coronavirus, non è riuscita a partecipare alla prova, fissata lo scorso 29 ottobre. Le prove da remoto non sono previste. Non è stata l’unica docente. Ma è la prima alla quale il Tar della Regione Lazio le dà ragione.

La decisione del Tar Lazio

“La decisione del Tar Lazio – spiega Guido Marone – produce due effetti rilevanti: innanzitutto dovranno essere previste prove suppletive per tutti quei docenti che non possono sostenere le prove perché in isolamento fiduciario o positivi al Covid; in secondo luogo, il Ministero dovrà necessariamente rivedere l’organizzazione dell’intero concorso considerato che in ogni sessione di prove vi saranno candidati impossibilitati a parteciparvi, rischiando di far diventare le prove concorsuali infinite”.


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